Attrice
Imogen Hassall: la Contessa del Décolleté che morì con il telefono in mano
Se il destino fosse un drammaturgo, avrebbe dovuto riservare a Imogen Hassall una carriera ben diversa da quella che le toccò in sorte. Nata il 25 agosto 1942 a Woking, nel Surrey, questa attrice dal fascino esotico e dalla formazione impeccabile aveva tutto per diventare una grande interprete shakespeariana; finì, invece, per essere ricordata come «la Contessa del Décolleté», icona di un cinema exploitation britannico che la celebrò per le sue curve generose e la dimenticò quando queste non bastarono più a riempire le sale. La sua storia è quella di un talento sprecato, di una bellezza che divenne prigione, di una fragilità emotiva che nessuno seppe, o volle, proteggere.
Una culla d'arte: gli Hassall e l'aristocrazia culturale britannica
Imogen, il cui nome derivava dall'eroina del Cimbelino shakespeariano, nacque in una famiglia che trasudava arte da ogni poro. Il nonno paterno, John Hassall, era stato uno dei più celebri illustratori britannici tra Otto e Novecento, autore del famosissimo poster «Skegness is SO bracing» (Skegness - cittadina del Lincolnshire - è così rivitalizzante) che ancora oggi viene riprodotto; la zia Joan Hassall proseguì la tradizione familiare come xilografa e illustratrice di pregio. Ma fu soprattutto il padre, Christopher Hassall, a segnare l'ambiente in cui la piccola Imogen crebbe: poeta, drammaturgo, paroliere di successo, biografo di Rupert Brooke, Christopher lavorò a stretto contatto con i maggiori compositori britannici del suo tempo. Crescere in un simile ambiente significava respirare cultura fin dalla culla, ma anche portare sulle spalle il peso di aspettative enormi. Quando Christopher Hassall morì improvvisamente nel 1963, Imogen aveva appena ventun anni e si trovò, come scrisse qualcuno, «alla deriva negli strati superiori dell'establishment culturale britannico», incapace di navigare il proprio futuro con la sicurezza che il suo talento avrebbe meritato.
Dalla Royal Ballet School alla Royal Shakespeare Company
La formazione di Imogen fu quella di una fanciulla destinata alle scene più nobili. Dal 1952 al 1954 frequentò la Elmhurst Ballet School di Camberley, per poi passare alla prestigiosissima Royal Ballet School di White Lodge, a Richmond Park, dove rimase fino al 1958. A sedici anni volò a New York per perfezionare i suoi studi, quindi tornò a Londra, nella casa di famiglia a Vale of Health, nei pressi di Hampstead Heath. Fra il 1960 e il 1962 studiò alla London Academy of Music and Dramatic Art (LAMDA), una delle più rinomate accademie teatrali britanniche, e subito dopo entrò nella compagnia della Royal Shakespeare Company per una stagione. Un curriculum del genere avrebbe dovuto aprirle le porte del teatro classico, dei grandi palcoscenici, delle interpretazioni memorabili. E in effetti Imogen debuttò nel 1964 nella commedia The Reluctant Peer di William Douglas-Home al Duchess Theatre di Londra, mostrando doti comiche che sorpresero la critica. Ma la sua bellezza mediterranea la indirizzarono verso tutt'altri lidi.
Dalla televisione al cinema: nascita di un'icona sexy
Verso la metà degli anni Sessanta, Imogen iniziò ad apparire nelle serie televisive d'avventura che facevano impazzire il pubblico britannico. Recitò in ben tre episodi di Il Santo (1964-1968), interpretando ogni volta un personaggio diverso; apparve in The Avengers (con Patrick Macnee e Diana Rigg), in The Champions e, più tardi, in Attenti a quei due con Roger Moore e Tony Curtis. Nel 1965 fece persino una fugace apparizione, non accreditata, nel film dei Beatles Help!. Il suo primo ruolo cinematografico significativo arrivò nel 1967 con il Lungo duello, un film d'avventura con Yul Brynner in cui interpretò Tara, una bellezza indiana. Il suo aspetto esotico la rendeva perfetta per ruoli di donne straniere, misteriose, sensuali. Hollywood se ne accorse e la chiamò per El Condor (1970), un western con Jim Brown e Lee Van Cleef. Ma fu il 1970 l'anno della sua consacrazione e, paradossalmente, della sua condanna.
1970: l'anno d'oro di una carriera avvelenata
In quell'anno prodigioso, Imogen Hassall apparve in una serie di film che la resero celebre ma la ingabbiarono definitivamente in un'immagine dalla quale non sarebbe più riuscita a liberarsi. In Quando i dinosauri si mordevano la coda, film della Hammer che mescolava preistoria e bikini di pelliccia, interpretò una dominante donna delle caverne con una presenza scenica che bucava lo schermo. In Carry On Loving, episodio della popolarissima saga comica britannica, mostrò un tempismo comico notevole; quel ruolo, anni dopo, le varrà l'onore postumo di essere rappresentata come personaggio nella pièce teatrale Cleo, Camping, Emmanuelle and Dick di Terry Johnson (1998), vincitrice dell'Olivier Award per la miglior nuova commedia. In Blood Suckers, horror cult diretto da Robert Hartford-Davis, si cimentò con il genere gotico. Recitò anche in Mumsy, Nanny, Sonny & Girly (noto anche semplicemente come Girly), bizzarro horror psicologico oggi riscoperto dai cinefili, in Take a Girl Like You e ne La vergine e lo zingaro, trasposizione del racconto di D.H. Lawrence. Infine, apparve in Toomorrow, un curioso tentativo di creare un gruppo musicale cinematografico sulla scia dei Monkees, con la giovane Olivia Newton-John.
Ma ciò che i tabloid britannici amavano di più erano le sue apparizioni alle première cinematografiche, dove Imogen si presentava con abiti che lasciavano ben poco all'immaginazione. Fu così che nacque il soprannome che l'avrebbe perseguitata fino alla tomba: «The Countess of Cleavage», la Contessa del Décolleté. Un epiteto che faceva vendere giornali ma che riduceva una donna colta, poliglotta, formatasi nelle migliori scuole del paese, a mero oggetto del desiderio.
Kenneth Ives e la figlia che visse solo quattro giorni
Nel 1972, Imogen conobbe l'attore Kenneth Ives. I due si innamorarono e, prima ancora di sposarsi, concepirono una bambina. Melanie Ives Hassall nacque in quell'anno, ma visse soltanto quattro giorni. La perdita devastò Imogen, che non si riprese mai completamente da quel lutto. Nel 1974 lei e Kenneth si sposarono comunque, forse sperando che il matrimonio potesse sanare quella ferita. Ma l'unione fu tormentata e si concluse con il divorzio nel 1978.
Nel frattempo, la carriera di Imogen aveva iniziato il suo lento declino. I ruoli sexy che l'avevano resa famosa non le venivano più offerti con la stessa frequenza; era troppo «vecchia» per fare la pin-up, troppo typecast per essere considerata per ruoli drammatici seri. Nel 1973 recitò in White Cargo accanto a un giovane David Jason, ma le offerte si facevano sempre più rare.
Fra il 1976 e il 1977, Imogen ebbe una relazione con Alan Whitehead, batterista della band pop The Marmalade, celebre per la hit «Ob-La-Di, Ob-La-Da». Fu un periodo relativamente sereno, ma destinato a non durare.
Andrew Knox: il matrimonio che durò cinque mesi
Nel gennaio del 1979, Imogen sposò in seconde nozze Andrew Knox, attore figlio dei celebri Alexander Knox e Doris Nolan. Fu un matrimonio lampo, che si concluse già nel maggio dello stesso anno. Durante quella breve unione, Imogen rimase incinta ma perse il bambino: era la seconda volta che perdeva l'occasione di essere madre. In seguito, avrebbe descritto quel matrimonio come «una totale farsa», mentre altre volte esprimeva disperazione per la rottura e il divorzio. A rendere ancora più macabra questa storia, lo stesso Andrew Knox sarebbe morto anni dopo in circostanze che fecero sospettare un suicidio.
Gli ultimi anni di Imogen furono segnati da una depressione sempre più profonda. Non riusciva a trovare lavoro con continuità; i ruoli che le venivano proposti erano sempre più marginali; i tabloid che un tempo la celebravano ora la ignoravano. Tentò il suicidio più volte; la settimana prima della sua morte, secondo quanto riferirono gli amici, era stata ricoverata dopo l'ennesimo tentativo.
16 novembre 1980: la mattina in cui Suzanna Leigh bussò alla porta
Quel giorno, Imogen Hassall avrebbe dovuto partire per una vacanza a Mombasa, in Kenya, insieme all'amica e collega Suzanna Leigh, attrice nota per film come Boeing Boeing (1965) e la Nebbia degli orrori (1968). Quando Suzanna arrivò al cottage di Wimbledon dove Imogen viveva, trovò la porta chiusa. Bussò, chiamò, ma non ottenne risposta. Preoccupata, fece intervenire la polizia.
Imogen fu trovata nel suo letto, con un telefono in una mano e una bottiglia vuota di pillole nell'altra. Era morta per un'overdose di Tuinal, un potente barbiturico. Aveva 38 anni. L'immagine di quella cornetta stretta nel pugno è forse il dettaglio più straziante di questa morte: stava cercando di chiamare qualcuno? Aveva cambiato idea all'ultimo momento? O era semplicemente troppo debole per comporre un numero? Non lo sapremo mai. Ciò che sappiamo è che quella mattina, mentre l'amica bussava alla porta per portarla in vacanza, Imogen Hassall giaceva già fredda nel suo letto, sola come era stata intimamente per gran parte della sua vita adulta.
L'eredità: da pin-up dimenticata a figura di culto
Imogen Hassall fu sepolta nel cimitero di Gap Road, a Wimbledon, non lontano dalla casa dove morì. Per anni la sua tomba rimase quasi dimenticata, visitata solo da qualche appassionato di cinema exploitation. Ma il tempo, a volte, sa essere più giusto della vita. Nel 1998, la commedia Cleo, Camping, Emmanuelle and Dick di Terry Johnson, che raccontava le vicende sentimentali dietro le quinte della saga Carry On, la riportò all'attenzione del pubblico. Nella pièce, rappresentata al Royal National Theatre, Imogen fu interpretata da Gina Bellman; nell'adattamento televisivo del 2000, Cor, Blimey!, il ruolo passò a Louise Delamere. Nel 2002, la biografa D. Leissner pubblicò Tuesday's Child: The Life and Death of Imogen Hassall, il primo studio approfondito sulla sua vita.
Oggi Imogen Hassall, la Contessa del Décolletéè, è ricordata come una figura tragica del cinema britannico: una donna troppo bella per essere presa sul serio, troppo colta per accontentarsi dei ruoli che le venivano offerti, troppo fragile per sopravvivere alla crudeltà di un'industria che divora le sue stelle.
Imogen Hassall
Woking, Surrey, Inghilterra, 25/08/1942
Wimbledon, Londra, Inghilterra, 16/11/1980
Scritto da Exxagon nel dicembre 2025; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0