Freaks
Voto:
La bella trapezista Cleopatra (Olga Baklanova) è adorata dal nano Hans (Harry Earles) ma ha anche una relazione con Ercole (Henry Victor), il forzuto del circo. Cleo ed Ercole stanno macchinando per mettere le mani sulla fortuna che Hans ha da poco ereditato. In un'indimenticabile cerimonia nuziale che celebra l’unione fra la donna e il nano, e che vede riuniti tutti i freaks del circo, Cleopatra insulta pesantemente gli ospiti chiamandoli mostri per poi ritirarsi con il neo-marito che vuole avvelenare. Il piano di Ercole e Cleopatra verrà scoperto, e i due subiranno una tremenda punizione.
LA RECE
Opera cinematografica irripetibile, abbandonata dai suoi stessi creatori e, nel tempo, giustamente rivalutata, anche se più discussa che vista. Passaggio obbligato per gli esploratori di visioni non solo mainstream.
Storia bizzarra fuori misura su un gruppo di persone con deformità fisiche (oggi diremmo diversamente abili) emarginate ai confini della realtà - il solito mondo circense a un passo dall'onirico-inquietante - capaci di generare una sub-cultura di sentimenti alti e regole feroci, una sub-cultura che, in definitiva, li ghettizza una volta di più. Nato inizialmente per essere un film horror, il lavoro politically incorrect di Browning andò ben oltre, mettendo davanti agli occhi dello spettatore ciò che, di solito, è uso vedere realizzato con effetti speciali o nella documentaristica. I dirigenti della Metro-Goldwyn-Mayer, nella pretesa che Freaks potesse essere il degno rivale di Frankenstein (1931) della Universal, rimasero di pietra quando videro il risultato finito. La MGM tentò di porre rimedio con una marea di tagli, per poi, in conclusione, rinnegare la pellicola. Il film venne proibito per 30 anni nel Regno Unito, ed è tuttora cosa più unica che rara vedere un passaggio televisivo di questo capolavoro, anche nei canali di casa nostra. Browning spaziò quasi involontariamente dalla documentaristica, all'horror e al comico per approdare a una tragedia che si respirava fin dall'inizio. Il regista non si sofferma mai con compiacimento voyeuristico sulle immagini delle persone deformi, non c'è sensazionalismo e non exploitation, anche se, indubbiamente, Browining non poteva essere incosapevole che la visione delle deformità dei protagonisti del film non attirassero una curiosa, pietistica e disgustata attenzione del pubblico, secondo le più classiche logiche dello shock exploitation. D'altra parte, il film non vorrebbe fare altro che sottolineare la normalità dei “mostri” e la mostruosità dei “normali” precorrendo una serie di temi che, con il tempo, diverranno cliché cinematografici: il filo sottile che divide normalità da anormalità, l’impossibilità di determinare il concetto di normalità, la non necessaria corrispondenza fra bello e buono. Tutte cose ovvie ora, meno nel 1931. Tutte cose ovvie ora ma mai incorporate davvero nella società. Originalissimo il modo scelto da Browning per rappresentare le tesi, e coraggioso il finale in cui lo spettatore torna a guardare con orrore i freaks dopo averli accolti empaticamente. Freaks è uno di quei rari film che fanno saltare diversi schemi, anche quelli connessi alla rappresentazione dell’amore e della sessualità, con il desiderio fisico (inespresso) del nano Hans nei confronti di Cleopatra e di ciò che avrebbe potuto essere il loro rapporto sessuale. Film impossibile da remeccare, almeno nei medesimi termini. Must ma non per tutti: le anime candide potrebbero essere disturbate dalla visione.
TRIVIA
Charles Albert “Tod” Browning (1880-1962) dixit: “Il sottotitolo non necessario è un abominio nei confronti del volto rappresentato nel fotogramma. Il romanziere lavora con le parole ma il regista lavora con le espressioni. Il regista realizza la vera scrittura della sua storia nella stanza di montaggio e proiezione” (brightligh-tsfilm.com).
⟡ La MGM obbligò a girare e ad aggiungere un lieto fine in cui si mostra Hans che vive in una bella casa da miliardario dopo essersi rappacificato con la sua ex Frieda.
⟡ L'impianto elettrico sul set era così mal fatto che più di un membro della crew prese una violenta scossa.
⟡ La fine originale del film mostrava Ercole che cantava da soprano nel nuovo spettacolo di Madame Tetralini poiché castrato dai freaks. Tuttavia, dopo le reazioni di disgusto della test audience, la scena venne tagliata. Questo è uno dei tagli che è andato definitivamente perduto.
⟡ Il cast originale avrebbe visto Victor McLaglen (il Traditore, 1935) nei panni di Hercules, Myrna Loy (l'Uomo ombra, 1934) in quelli di Cleopatra e Jean Harlow (Nemico pubblico, 1931) in quelli di Venus. I tre fenomeni rifiutarono l’ingaggio all'idea di dover recitare al fianco di persone deformi e ritardate.
⟡ I gesti d’affetto fra Hans e Frieda sono molto limitati nel film dal momento che i due, nella vita, erano fratelli.
⟡ Dopo che il film fu ritirato dalla MGM, i diritti di distribuzione furono acquistati dal noto specialista di fiere di paese Dwain Esper. Questi viaggiò attraverso gli Stati Uniti d’America mostrando il film con titoli exploitation tipo Forbidden love, amore proibito, e Nature's mistakes, errori di natura.
⟡ Fra il 1920 e il '30, il fotografo Edward J. Kelly fece parecchie foto ai membri del Circo Barnum e a quelli del Circo Bailey, entrambi freak show. Molti dei membri del cast di questo film compaiono anche in quelle foto.
⟡ Olga Roderick, la donna barbuta, tempo dopo le riprese denunciò la produzione e si pentì di avervi partecipato.
⟡ Negli USA, il film fu bandito in alcuni Stati e in alcune città. Benché nessuno, oggi, si prenda la briga di denunciare eventuali proiezioni di Freaks, quelle disposizioni non furono legalmente revocate quindi, in alcune zone, vige ancora il divieto di proiettare questo film.
Titolo originale
Id.
Regista:
Tod Browning
Durata, fotografia
64', b/n
Paese:
USA
1932
Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
