Frogs

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Voto:

La famiglia del vecchio miliardario Crockett (Ray Milland) si riunisce su un'isola privata nel mezzo di un lago per celebrare il compleanno del patriarca; alla festa si unisce il fotografo ambientalista Pickett Smith (Sam Elliott). Mentre procede la preparazione dei festeggiamenti, appare chiaro che gli animali del luogo si sono coalizzati per attentare alla vita della ricca famiglia le cui industrie hanno danneggiato l'ecosistema locale.

LA RECE

Animal-horror con le rane che orchestrano la rivolta di altri animali. Terribile film sotto quasi tutti i punti di vista.

Film del filone "nature gone wild", cioè gli animali si ribellano e gli esseri umani subiscono. Però, guardando la bella locandina, emerge una domanda lecita: come possono rane e rospi uccidere e mangiare le persone? Semplice, in questo film non lo fanno: le rane gracidano ininterrottamente e saltellano impartendo ordini - ben prima dell’Ipnorospo di Futurama! - agli altri animali della palude, quelli più minacciosi e aggressivi. Si può, quindi, assistere alle sortite di coccodrilli, serpenti, ragni, uccelli, lucertole, granchi e anche all'exploit omicida di un'improbabile tartaruga palustre. Di rane con in bocca un braccio umano se ne vede solo una: è un cartone animato che conclude i credits togliendo parecchia serietà all'intera operazione. Ai tempi della sua uscita nelle sale, alcuni recensori, probabilmente in preda agli effetti della bufotenina, paragonarono il regista McCowan a George Romero in merito alla capacità dei due di realizzare, per la loro prima pellicola, degli ottimi prodotti partendo da budget irrisori; il paragone è chiaramente esagerato, e il percorso professionale di McCowan conferma. Circa Frogs, più che delle capacità del regista, si potrebbe parlare positivamente rispetto alle qualità del direttore della fotografia Mario Tosi, il quale regala una caterva di primi piani a rettili e anfibi tanto eleganti quanto assolutamente inutili, almeno nella quantità con cui vengono proposti. La debole premessa del film, legata ai soliti rifiuti tossici che fanno girare i cinque minuti alla fauna, si sviluppa con esisti risibili; se non altro, McCowan riesce a mantenere un tono serio e tenta la strada della paura. Tenta ma fallisce. Insopportabilmente piatti i dialoghi e pessima la costruzione dei personaggi, al punto che si rischia di confondersi sull'identità di questi nonostante si tratti di quattro persone messe in croce. Lo score musicale è uno dei peggiori che mi sia mai capitato di sentire: come se un gatto fosse stato messo a corre su un synth impostato sullo strumento "dolore". Fa impressione vedere il bravo Ray Millan (il Delitto perfetto, 1954) invischiato in questo pasticcio horror ambientalista; oltretutto, il suo personaggio, il più interessante, subisce nel prosieguo della storia una deriva demenziale che lo fa apparire come un arcigno arteriosclerotico. Millan, però, ce la mette tutta e non sfigura. Bravino anche Elliott nei panni del fotografo che non deve chiedere mai; l'attore avrà successivamente una buonissima carriera. Presenza non fondamentale ma interessante quella della bellissima Judy Pace, modella e attrice di colore, regina di molti prodotti blaxploitation. Più difetti che pregi in questo Frogs che si mantiene a galla solo per una certa cura realizzativa; in ogni caso siamo in piena serie-B.

TRIVIA

⟡ Molte delle 500 rane e dei 100 rospi giganti del Sud America acquistati per il film sono scappati durante le riprese. 

⟡ Il direttore della fotografia Tosi lavorerà con De Palma per Carrie - lo sguardo di Satana (1976).

Titolo originale

Frogs

Regista:

George McCowan

Durata, fotografia

91', colore

Paese:

USA

Anno

1972

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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