the Galaxy invader
Voto:
Un alieno cade sulla Terra con tutta una serie di effetti visivi da cartone animato presi, senza permesso, da Visitors - i nuovi extraterrestri (1983), altro filmaccio mica da ridere. A contenere la minaccia, ci pensa un gruppo di americani di Baltimora hinterland (casa del regista) che, mi pare di capire, spera, in primo luogo, di atterrire la creatura extraterrestre mostrandosi ad essa con camicie a quadrettoni e altri brutti vestiti anni ’80. Don Dohler, dopo anni di fumetti underground e le riviste Cinemagic, Amazing Cinema e Movie Club, tramite le quali insegnava ai registi in erba come dirigere, ci mostra la sua arte. Qui come altrove (Fiend, 1980; Nightbeast, 1982; Alien Factor 2: The Alien Rampage, 2011), Dohler disastreggia assai, fra montaggio con scarso senso del ritmo e attori che attori non paiono essere. Sia perché siamo a Baltimora, sia per i personaggi (Joe Montague indossa una canotta bianca rigorosamente stracciata), qualcosa richiama alla mente il popolo sconcio e scollacciato insegnatoci da Waters (Pink Flamingos, 1972) ma, qui, a regimi molto più tediosi, con ricchezza di dialoghi biascicati per dare l’idea che si abbia a che fare con gente di provincia. Quest'ultima si accorda per dare la caccia all’alieno e, magari, farci un po’ di soldi. L’alieno, dal canto suo, è un costumone verde da rettile non più evoluto rispetto alle risibili creature di Corman. Tenuto conto che sei anni prima era uscito un fantahorror della caratura di Alien, con the Galaxy Invader Dohler ci riproietta nel passato, e non di pochi anni, al tempo delle mostruose creature atomiche e degli alieni di cartapesta e gommapiuma. Pur d’aspetto poco amichevole, resta abbastanza interessante lo spunto di un alieno che muove a pena poiché braccato e maltrattato da umani grezzi e violenti; però c’era stato E.T. l’Extraterrestre (1982) poco prima e, quindi, l’idea dell’inversione morale manco era più originale. Ah, c’è anche una sfera lampeggiante che l’alieno si porta dietro, ma conta poco. Il finale raggiunge picchi trash ragguardevoli. Il vecchio straccione Joe, a motivo della sua violenza, stanca tutta la famiglia e, quindi, sua moglie gli assesta un colpo sulla testa col calcio del fucile che lo fa volare giù da un burrone (prima inesistente). L’inverosimiglianza della scena e del fantoccio che viene scagliato giù dalle rocce sono entrambe cose di raro squallore. Film da evitare con grande rigore; tuttavia, ammirazione per una delle locandine più brutte di sempre.

Fast rating
Titolo originale
Id.
Regista:
Don Dohler
Durata, fotografia
89', colore
Paese:
USA
1985
Scritto da Exxagon nell'anno 2021; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0