Halloween kills
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Voto:
Dodicesimo film della serie; lo capiamo anche dal numero di zucche che passano sullo schermo durante i titoli di testa. David G. Green torna alla regia e pone questo sequel come seguito diretto del suo primo Halloween (2018), ambientando la storia nella stessa notte in cui Laurie Strode e la sua famiglia affrontano Michael Myers. La trama si concentra su una folla di cittadini di Haddonfield che si uniscono per affrontare Myers, mentre Laurie è in ospedale. Ed ecco il nodo concettuale interessante di un film altrimenti non eccezionale, se non nelle uccisioni realizzate dal mostro umano, un Michael Myers davvero "raffinato" nel cercare modi di fare del male, ma male per davvero a vittime in effetti parecchio inefficienti nel difendersi. Interessante, come si diceva, lo spostamento della narrazione dal singolo individuo al gruppo che si fa portatore di una sorta di giustizia collettiva, confermando che "il vero orrore non è il mostro stesso, ma la risposta sociale che esso genera" (Robin Wood). Anzi, la folla si fa mostro essa stessa e porta morte e devastazione. Il mantra "Evil dies tonight" urlato dal popolo inferocito diventa un ritornello ipnotico che sottolinea la trasformazione degli abitanti di Haddonfield in una versione speculare di Michael Myers. In questo, e nel tenere la final-girl Laurie ferma in un letto d'ospedale, abbiamo un'interessante sovversione dei tropi slasher. Quindi, la forza del film starebbe idealmente nella sua capacità di trasformare Michael Myers da semplice "boogeyman" a catalizzatore di una riflessione disturbante sulla natura contagiosa della violenza e sulla fragilità del tessuto sociale ma, nella pratica, ciò che impatta meglio è la ferocia delle uccisioni (terribile la coltellata sotto l'occhio!) e quel progressivo divenire di Myers da killer psicopatico ad implacabile mostro mortifero. Il resto non rimane granché.

Fast rating
Titolo originale
Id.
Regista:
David Gordon Green
Durata, fotografia
105', colore
Paese:
USA
2021
Scritto da Exxagon nel maggio 2025; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0