Hardgore
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Voto:
La ninfomane Maria (Dianne Galke) finisce nell'ospedale psichiatrico gestito dal Dr. George (John Seeman) in cui lavorano infermiere lesbiche. Maria indulge con le donne ma quelle con le quali si diverte muoiono. Quando la notte si avventura fuori dalla sua camera, Maria piomba in un onirico mondo di satanisti sanguinari.
LA RECE
Bizzarro, hard e splatter. Piatto ghiotto solo per curiosoni con ampi margini di tolleranza, ma senza entusiasmi.
Raro caso di porno-horror vintage dal titolo quantomai azzeccato. Squinternato quanto basta, Hardgore esiste in una pessima versione DVD grazie alla Alpha Blue Archives o anche alla Something Weird che, però, presenta Hardgore con il titolo Horror whore; altrove, il film gode anche di un terzo titolo: Sadoasylum. Più bizzarro che erotico, più discusso che visto e più discutibile che vedibile, Hardgore stupisce per la sua originale voglia di trasgredire unendo splatter a sesso esplicito, entrambi territori al limite soprattutto ai tempi in cui fu prodotto per un pubblico che rimane di nicchia ma assolutamente più numeroso al giorno d’oggi che allora. Ultra low-budget come si conviene a queste cose, il film di Hugo, che non compare nei credits come d'altronde nessuno degli interpreti, non è un semplice horror con inserti hard ma un vero e proprio hard sporco di sangue e ricco di situazioni che innalzano il livello di bizzarria della pellicola. Non che si tratti di un capolavoro di eccentricità, tuttavia le scene del rituale satanico, l’atmosfera nell’ospedale psichiatrico e, soprattutto, le diverse situazioni psichedeliche sono un incentivo alla visione per lo meno agli occhi dello spettatore curioso. Apprezzabile, ad esempio, la scena in cui Maria scende per un corridoio verso una porta caleidoscopica. Dal punto di vista splatter, il film non va per il sottile e, per dimostrare come sia difficile essere originali anche in ambito exploitation, una ragazza viene decapitata mentre è impegnata in un coito a terga, cosa poi riproposta come molto originale in a Serbian film (2010). Fra schizzi di sangue, gole tagliate, peni amputati e dildo elettri-ficcati si sogghigna anche per organi genitali maschili che decollano come razzi e straripanti cespuglioni pre-pornoglabro, fino alla quasi romantica copula su un piano rotante che vede protagonisti i due attori principali. Il delirio è raggiunto nel momento in cui la povera ma insaziabile Maria, per punizione, viene appesa al muro e patisce la visione di peni che le spruzzano litri di sperma addosso. Nulla, però, è più spassoso del microfono che viene pucciato dall’alto nell’inquadratura in normalissime scene di dialogo riportando il basito spettatore alla normalità di un modestissimo film di (sub)genere che, per inciso, recupera lo score musicale da the Adult version of Jekyll and Hide (1972), da l'Invasione dei ragni giganti (1975) e da Vixen (1968) di Russ Meyer; e chissà se i diritti sono stati pagati. Ma qual è il problema per un film che, nel finale, rivela follemente che tutto ciò che viene mostrato è accaduto in una sola ora? Con Hardgore, una volta capito l’andazzo, è lecito andare avanti veloce per evitare le scene di tedio estremo, le quali, come in ogni porno che si rispetti, non mancano.
TRIVIA
⟡ Ultimamente (2024) anche la Massacre Video ha distribuito una copia del film e, pare, in un buon transfer: un 4k derivato dall'unico 35mm esistente!
Titolo originale
Id.
Regista:
Michael Hugo [non accreditato]
Durata, fotografia
63', colore
Paese:
USA
1974
Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
