Hellraiser: Revelations
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Voto:
Le famiglie di Steven Craven (Nick Eversman) e Nico Bradley (Jay Gillespie) si riuniscono per ricordare i due che sono scomparsi in un viaggio in Messico. Tutto ciò che rimane degli uomini sono alcune registrazioni che hanno catturato il loro panico dopo che una ragazza venne trovata ferita o forse morta nella loro camera d'albergo. Emma (Tracey Fairaway), sorella di Steven, trova fra le proprietà dei ragazzi il cubo maledetto dal quale sortirà il solito inferno.
LA RECE
Ashcan production. Premesse pessime a vari livelli ma il risultato, in qualche modo, si barcamena, benché il film, che dico mystery ma è più un thrillerino, trasudi pochezza da ogni poro. Cassato quasi da tutti.
Un’ashcan production, ovvero una pellicola che non nasce con l'intento di rimpolpare la serie o per velleità artistiche ma, piuttosto, per evitare di perdere i diritti di copyright del franchise. Su questo presupposto, la Dimension Films realizzò, in sole tre settimane, questo sveltina-movie. Per aggiungere ridicolo a ridicolo, Doug Bradley, volto storico nei panni di Pinhead, si rifiutò di partecipare a un film per il quale sarebbe stato pagato una miseria. Non è finita: la sceneggiatura venne affidata all’effettista Gary J. Tunnicliffe, non propriamente un esperto di scrittura. Sgarro finale, sul DVD compare la scritta "dal genio di Clive Barker" quando lo scrittore, già dal secondo film della serie, era stato poco o nulla interpellato; Barker la prese male e rispose peste e corna sui social. La cosa pazzesca è che, in tutto questo caos, Hellariser: Revelations, in buona parte, funziona. Alla regia viene messo il trafficone Garcia che sa come gestire tempi stretti e budget ridotti, il soggetto torna alla sorgente, il Pinhead interpretato dallo sconosciuto Stephan Smith Collins non è mal gestito e, in più, vi è un uso sorprendentemente limitato degli effetti digitali ma non un basso livello di splatter con anche sequenze decisamente forti. Il problema principale dell'operazione è che trasuda le ristrettezze produttive nelle quali è stata partorita, con una limitatezza di location sconfortante. Quel minimo d'intrattenimento, però, c'è e, al nono capitolo, a essere boccabuonisti, ci si può anche accontentare. Seguirà Hellraiser: Judgment (2018).
TRIVIA
Victor Garcia (1974) dixit: “Quando si lavora su un progetto solo per i soldi, può darsi che non ti importi molto di quello che stai facendo ma quando si lavora su un progetto perché si ama il pensiero di essere parte di un'eredità che significa qualcosa per te, pur sapendo che non ci guadagnerai nulla, è sempre triste vedere la gente che ti insulta. È incredibilmente facile tirare dritto e scrivere tutto il tuo odio quando sei da solo davanti al computer per dimostrare al mondo che sei un "vero" fan. Ma ci vuole ben altro per tirare dritto e cercare di fare un film praticamente senza risorse. […] Fai qualcosa e quel qualcosa sarà là fuori, così la gente potrà giudicarlo e dire quello che vuole. Nessuno sarà più critico di me sul mio lavoro, quindi nessuno ha detto niente che io non sapessi prima” (comingsoon.net).
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Id.
Regista:
Victor Garcia
Durata, fotografia
75', colore
Paese:
USA
2010
Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
