the Hideous sun demon
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Voto:
Gilbert McKenna (Robert Clarke), scienziato di un centro atomico di Los Angeles, si becca una pioggia di isotopi radioattivi e finisce in ospedale. Pare non stare troppo male ma si scopre velocemente che, esposto ai raggi solari, l’uomo regredisce filogeneticamente alle fattezze di un mostruoso rettile bipede. McKenna si rifugia nella sua casa di Santa Monica per stare lontano dal sole ma, vinto dalla solitudine, una notte tenta la sortita in un locale in cui, già in precedenza, aveva incontrato Trudy (Nan Peterson) una procace giovane cantante di pianobar. La cosa non può che finire male, dato che la frequentazione con Trudy lo obbliga a stare all’aria aperta e sotto il sole.

LA RECE
Debutto registico di Robert Clark che si autofinanziò per realizzare questo B-movie spesso sottovalutato ma dotato di momenti cinematograficamente non male e di un'interessante rilettura atomica del mito Jekyll e Hyde.
Debutto registico ed anche unico film di Robert Clarke (affiancato dal montatore Tom Boutross) il quale, ai suoi tempi, si era guadagnato una certa notorietà per la sua baldanza in western d’epoca e fantahorror di serie B quali Lei, il mostro (1958). Il progetto fu del tutto indie, con l’attore-regista che si ritagliò la parte del protagonista, cacciò di tasca sua il budget di circa 50.000 dollari (550.000 se aggiornati al costo del denaro del 2025) e organizzò le riprese comodamente intorno a casa sua. Il binario su cui si muove il soggetto, pure quello scritto da Clark evidentemente in una fase della sua vita di infiammata creatività, è quello visto in l'Astronave atomica del dott. Quatermass (1955), ovvero il plot dell’uomo tornato dallo spazio e mutato a causa delle radiazioni, qui, spostando il perno della faccenda dall'astronauta alle sperimentazioni con materiale radioattivo. Il film viene generalmente visto come un B-movie mal riuscito e risibile per la presenza di un mostro atomico poveristico. In realtà, pur notando la pochezza di molte soluzioni tecniche, sia per limiti di budget, sia per limiti tecnici di Clark (scene accelerate, riprese giorno-per-notte, location, …) the Hideous Sun Demon funziona per diversi particolari e in alcune circostanze si costruisce anche con una certa finezza, ad esempio nella scena che vede il protagonista prossimo al suicidio poi trattenuto dopo aver sentito la voce di ragazzi che giovano fra loro; oppure, nella lunga corsa della bambina verso la casa abbandonata nella zona del gasometro (peraltro, un panorama da incubo industriale). Funziona bene anche la vituperata tuta di plastica che trasforma l’attore nel demone solare di un titolo che, per una volta, mantiene ciò che promette; l’uomo lucertola è davvero “hideous”, ripugnante, e sembra portare scompiglio nella vita di un uomo che è in cerca unicamente di compagnia e normalità, finendo per trovare poca della prima e niente della seconda. Se molti hanno visto in questa storia una sorta di licantropia al contrario, con il protagonista che si trasforma con il sole e alla luce della luna, a me pare che si tratti di più di un aggiornamento all’era atomica del mito di Jekyll e Hyde, ovvero la storia di un uomo di scienza che lotta contro un Sé mostruoso che emerge, non a caso, dopo che lui si è abbandonato al desiderio di bere, frequentare la prosperosa e canterina Trudy e andare veloce in macchina; come se il Sun Demon sia una manifestazione del senso di colpa dell’uomo più che un espressione del suo istinto represso che, infatti, non è affatto represso ma chiaramente espresso nelle sortite al bar. Film decisamente sottostimato che lascia intendere, da parte di Clark, delle potenzialità che, invece, sono state offerte alle innumerevoli produzioni televisive alle quali l’attore lavorò fino al 2005, l’anno della sua morte. Da rivalutare, quindi, mentre è da dimenticare la versione del film rieditata e ridoppiata dallo stesso Clark, e devastata da una colonna sonora comica, titolata What's Up Hideous Sun Demon? (1983); il regista, poi, ebbe modo di confessare che si era pentito di essere stato coinvolto nella produzione.
TRIVIA
Nancy Lou Peterson (1931-2023) dixit a proposito di Lloyd Bridges, che a molti è noto come simpatico attore visto in pellicole quali l’Aereo più pazzo del mondo (1980), Hot Shots! (1991) o in ruolo drammatico in Blown Away - Follia Esplosiva (1994): “Lloyd Bridges era davvero un tipo cattivo. Era la star della serie tv Avventure in fondo al mare (Sea Hunt, 1958-1961). Be’, ho partecipato due volte al serial e la seconda volta lui mi riaccompagnò a casa. Voleva che andassi a letto con lui. Quando ho rifiutato, mi ha detto: “Se non lo fai, non lavorerai mai più a Sea Hunt”, tenuto conto che avevano deciso di ingaggiarmi per un ruolo continuativo! E, infatti, il giorno dopo ho ricevuto un messaggio dallo studio che non mi diceva di stare alla larga da Sea Hunt. Questo mi ha fatto davvero arrabbiare, soprattutto perché avevo conosciuto tutta la sua famiglia; a una grande festa di Natale, ho incontrato i suoi due figli e sua moglie, ed erano tutti molto gentili. Sembrava un bravissimo padre di famiglia. Così, quando mi ha dato questo ultimatum - anche se conosceva mio cugino Roman Bohnen - sono rimasta scioccata.”
⟡ Nella scena in cui l'annunciatore radiofonico avverte il pubblico dell'assassino a piede libero, egli termina dicendo: "Torno alla musica delle King Sisters". Robert Clarke era sposato con Alyce King, cantante King Sister e, in seguito, è apparso anche nel loro show televisivo.
Fast rating
Titolo originale
Id.
Regista:
Robert Clarke, Tom Boutross
Durata, fotografia
74', b/n
Paese:
USA
1959
Scritto da Exxagon nel settembre 2025 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0