l'Astronave atomica del dott. Quatermass

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Il razzo sperimentale Q1 del professor Bernard Quatermass (Brian Donlevy) si schianta nella campagna inglese. Dei tre astronauti, solo Victor Carroon (Richard Wordsworth) viene recuperato, gli altri due sono svaniti, o meglio, sono stati ridotti in poltiglia. Tuttavia, anche Victor non sta benissimo, infatti, contaminato da un’entità aliena che vaga nello spazio come pura energia, ora può assorbire e trasformarsi in qualsiasi sostanza organica con la quale viene in contatto.

LA RECE

Titolone in ambito di horror fantascientifico, seminale a più livelli. Inizia a far sentire i suoi anni ma, qui, il bianco e nero ha un grande fascino.

Fantahorror d’antan di casa Hammer famoso per aver ucciso un bambino in una sala cinematografica statunitense (leggi sotto) e primo della quadrilogia di Quatermass che prosegue con i Vampiri dello spazio (1957), l'Astronave degli esseri perduti (1967), Quatermass conclusion: la Terra esplode (1979). Tutto nacque da una serie del 1953 in onda sulla BBC che riscosse un tale successo da convincere i produttori della Hammer a comprarne i diritti e trasformare i sei episodi di trenta minuti l’uno, scritti da Nigel Kneale, in qualcosa di più succulento. Film dalle qualità ancora evidenti quandanche impolverate, l’Astronave atomica del dottor Quatermass ha una notevole importanza storica: non solo fu una delle prime pellicole britanniche ad aver esplorato il tema dell’invasione aliena; non solo fu il primo successo internazionale per la Hammer che aprì le porte (finanziarie) ai Dracula e ai Frankenstein, ma inaugurò anche il tema dell’astronauta mutato, tema che conobbe una grande fortuna fino ad arrivare al quintessenziale Alien (1979). La riscrittura della Hammer riesce a dare vita ad una pozione ben amalgamata di differenti correnti: quella ovviamente fantascientifica, quella mystery con le indagini su ciò che è avvenuto nell’astronave, e il monster-movie che ha il suo evidente rimando a Frankenstein (1931) con la scena dell’incontro del deforme Carron con la bambina. Peccato che il film si chiuda frettolosamente, e che anche il personaggio di Judith Carroon (Margia Dean) venga accantonato con troppa facilità. Protagonista incontrastato, il dottore del titolo che qui (e non nei seguiti nei quali assumerà un taglio illuminista) è un cinico scienziato che pare uscito da un noir e che fa il coerente paio con il mostro sceso sulla Terra. Prima parte intrigante e apice con la scena del filmato che vede gli astronauti aggrediti da una strana luce; seconda parte più canonica ma Londra monocromatica by night ha sempre un grande fascino.

TRIVIA

Valmond “Val” Maurice Grossman “Guest” (1911-2006) dixit: “Nella mia vita non ho mai avuto intenzione di fare un film con il minimo comune denominatore del pubblico. Ogni film che ho fatto, l'ho realizzato perché era il tipo di film che avrei voluto vedere. Spero solo che le altre persone condividano i miei gusti. Non ho mai assecondato il pubblico” (IMDb.com).

⟡ Il film conobbe una sinistra notorietà per la morte del bimbo di 9 anni Stewart Cohen che, nell’ottobre 1956 al Lake Theater di Chicago, scosso da una grande tensione per la doppia visione di questo film e il Sonno nero del dottor Satana (1956), collassò e morì per un aneurisma aortico. Benché l’autopsia abbia determinato che il bimbo pativa di una patologia congenita al cuore, la madre chiese un risarcimento danni di 25.000 dollari (240.000 dollari del 2020) sia alla United Artists che distribuiva i film, sia alla Essaness Associates, che gestiva il cinema, poiché aveva permesso la visione di un film di paura a un bambino. Stewart Cohen è stato inserito nel Guinness Book of Records per essere l’unica persona al mondo morta di paura per un film horror. 

⟡ Lo scrittore Nigel Kneale non fu contento per l’ingaggio dell’attore Brian Donlevy che non riteneva affatto idoneo per il ruolo, ma non apprezzo neppure Margia Dean, né la creatura realizzata con interiora e trippa dall’effettista Les Bowie. Soprattutto se la prese con la BBC che continuò a sfruttare la sua idea senza dargli un soldo dato che Kneale, dipendente della BBC, aveva accettato per contratto che le sue idee diventassero bene di proprietà dell’azienda. 

⟡ La piccola bambina che si presta alla scena dell’incontro con il mostro, era una giovanissima Jane Asher, poi divenuta più nota come decoratrice di torte e fidanzata di Paul McCartney. 

⟡ La scorretta parola nel titolo originale “Xperiment”, voleva sottolineare con orgoglio il fatto che questo film fosse il primo fantascientifico inglese ad aver ottenuto dalla British Board of Film Censors l’X rating (inadatto a un pubblico minore di 16 anni). 

⟡ La presenza dell’attrice Margia Dean in un ruolo non marginale dipese dal fatto che la donna, ai tempi, era la compagna del coproduttore del film (non accreditato) Robert Lippert; in effetti, il finanziamento del film da parte di Lipper aveva in contratto il vincolo che la sua bella fosse ingaggiata per il ruolo femminile principale. 

⟡ Il film X contro il centro atomico (1956) fu un tentativo di dare un seguito a l’Astronave atomica del dottor Quatermass ma si dovette procedere a farne una pellicola “svincolata”, quando lo scrittore Nigel Kneale vietò che si potesse usare la sua creazione senza il suo permesso.

Titolo originale

The Quatermass Xperiment

Regista:

Val Guest

Durata, fotografia

82', b/n

Paese:

UK

Anno

1955

Scritto da Exxagon nell'anno 2019; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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