I married a strange person
Voto:
Grant Boyer, sposo novello, si trova ad avere un'escrescenza sul collo che gli dà incredibili poteri ma la moglie ne è affranta. I super poteri attirano l'attenzione del magnate Larson P. Giles che, per poterli ottenere, scatena contro Boyer una guerra. La moglie correrà in soccorso del marito.
LA RECE
Strabordante, Plympton dà, qui, espressione ampia della sua poetica selvaggia. Prodotto per adulti che abbiano, oltretutto, desiderio di affrontare un'animazione decisamente diversa dal solito. Consigliatissimo.
Creativo poco noto in Italia, l’illustratore Plympton è una sorta di Lynch addizionato a Cronenberg ma con un senso dell'umorismo devastante che, grazie al disegno, non conosce limiti. Il mondo di Plympton è anti-anatomico, anti-fisico e illogico; gli oggetti, i corpi, il mondo stesso si trasformano e assumono le sembianze di ogni altra cosa possa essere simbolo, allegoria o non-senso. Che poi Plympton inserisca nei suoi film un plot e, sovente, alcuni spunti antiimperialisti e antimilitaristi è il meno, anche se, ovviamente, la cosa dà maggior spessore all'operazione. Al suo secondo lungometraggio dopo innumerevoli corti (i più noti: 25 ways to quit smoking, Your face nominato agli Oscar 1997 e How to kiss), Plympton crea una storia-metafora del proprio lavoro: il protagonista Grant Boyer dà libero sfogo alla propria creatività in maniera irriverente così come fa Plympton. C'è una completa sovrapposizione fra il regista disegnatore e il suo disegno che rimodella la realtà, così come i nemici del protagonista del film sono gli stessi del disegnatore: la formalità, l'uniformarsi (l'uniforme), lo status quo. I temi cari a Plympton ci sono tutti a partire dal sesso che, per inciso, dà il via a tutti gli eventi: la sessualità dipinta dal regista è surreale, fatta da mammelle che strabordano dalla camera da letto per arrivare al giardino, da capezzoli che trafiggono i bulbi oculari, da lingue che si intrecciano. Quando i due novelli sposi fanno l’amore, ogni elemento dell'appartamento si anima e partecipa: il pettine con la spazzola, il dentifricio, la presa di corrente. Poi ci sono le trasformazioni anatomiche e le bizzarrie legate al funzionamento del corpo umano: imperdibili le spiegazioni date dal comico Jim Solly ai processi che sottendono la formazione delle lacrime e della lanuggine che si forma nell'ombelico. Il film non manca di presentare scene violente e splatter ma sempre in ottica surreale, così che situazioni decisamente ultra-gore finiscono per suscitare ilarità piuttosto che disgusto; cosa dire di una donna che usa gli intestini come un lazo? A questo bizzarrissimo film che mantiene comunque una struttura lineare a livello narrativo e potrebbe dare l’impressione di reiterare un po’ troppo le sue trovate grafiche, va comunque riconosciuta genialità e originalità da vendere. Si tratta di una pellicola animata non adatta a un pubblico troppo giovane, non solo per i continui riferimenti al sesso ma per la tecnica di realizzazione estremamente distante dai prodotti mainstream. I married a strange person! è meglio riuscito o, almeno, più curioso del successivo Mutant alien (2001).
TRIVIA
Bill Plympton (1946) dixit: “Ricordo un distributore a cui ho mostrato il film, era un mio amico. Mi ha detto: "Questo film è pieno di nudità", come se avessi infranto qualche regola o qualcosa del genere. Il codice. Ed è per questo che voglio che questo film sia popolare. Voglio rompere quello stereotipo che sembra essere diffuso in tutto il paese secondo il quale l'animazione e la nudità non vanno d'accordo” (IMDb.com).
⟡ Il film, che è costato circa 250.000 dollari, mostra anche frammenti di un precedente corto di Plympton intitolato How to make love to a woman (1995)
Titolo originale
Id.
Regista:
Bill Plympton
Durata, fotografia
74', colore
Paese:
USA
1997
Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
