l'Invasione dei contadini assassini

Voto:

Una comunità rurale americana è alla mercé di una setta druidica gestita da Creton (Paul C. Jennings) che uccide le persone perché col sangue si può far risorgere la loro regina Onhorrid (Cynthia Fleming). Uno scienziato e un ragazzo tentano di risolvere la situazione.

LA RECE

Terribile backwood brutality con innesto di miti druidici. Tecnicamente pessimo e, odiernamente, e comprensibilmente, dimenticato.

Prima nefasta collaborazione fra Ed Adlum ed Ed Kelleher, poi ancora insieme per lo sgangheratissimo Shriek of the mutilated (1974). I due, con 24.000 dollari alla mano e piazzandosi nella provincia newyorkese, decidono di girare uno sgangherato horror con la stessa irriverente imperizia con la quale girava Edward Wood Jr. negli anni ’50. Per dare la misura della pochezza del progetto, basti dire che la maggior parte dei membri del cast accettarono come pagamento una confezione da sei di lattine di birra e che, prevedibilmente, gli incassi del film non riuscirono a coprire le seppur esigue spese di produzione. Invasion of the blood farmers, titolo che mischia suggestioni splatter allo sci-fi anni ’50, è un’accozzaglia di storie di druidi che vengono da altri pianeti e bevono sangue, backwood brutality e indagine scientifica tipicamente Fifty. Simile tematicamente a Motel hell (1980), Invasion of the blood farmers sfrutta malamente la location contadina e il topos "crazy redneck"; tuttavia, alcune inquadrature fanno intravedere ciò che poi sarà molto meglio trattato in Non aprite quella porta (1974). D’altronde, l'imperizia del regista e del resto della crew è eccessiva perché il film possa essere preso sul serio: il montaggio, soprattutto, risulta incredibilmente scarso con gli attori che pare si fermino ad aspettare lo stop delle riprese. Chiaramente, un film così inetto non poteva che assurgere a cult-movie ma solo in USA, dato che qua non è mai arrivato doppiato. Noi, comunque, questa invasione di contadini in salopette e cappuccio nero ce la possiamo anche evitare. Inoltre, un film del genere senza nudi e splatter è imperdonabile. Si dice che, un giorno, Adlum abbia incontrato Steven Spielberg, e che si sia presentato al grande regista dicendogli che li accomunava la mansione lavorativa; quando Spielberg chiese il titolo della pellicola diretta da Adlum, pare gli abbia dato le spalle e se ne sia andato. Severo ma giusto.

TRIVIA

Ed Adlum (1944) dixit: "Ero basso, non ero particolarmente bello ed ero spaventato dalle ragazze. Ero il più bravo a scuola ed ero il tipo di persona che si dice nella testa che diventerà qualcuno di speciale. Così, quando si ha una motivazione come quella, tutto ciò di cui si ha bisogno è un’occasione; e l'occasione è arrivata" (theultimate-rabbit.com).

⟡ Ed Adlum ha avuto maggior fortuna come editore su carta stampata. Nel 1975 fondò la rivista di videogiochi Replay, ancora oggi esistente, ed è di sua invenzione il termine “video game”

Titolo originale

Invasion of the blood farmers

Regista:

Ed Adlum

Durata, fotografia

84', colore

Paese:

USA

Anno

1972

Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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