Jolly killer

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Voto:

Alla Doddsville High, il liceale Marty (Simon Scuddamore) viene preso di mira da bulli e pupe; dopo uno scherzo peggiore degli altri, il ragazzo rimane sfigurato. Diversi anni dopo, il primo di aprile, gli stessi crudeli ragazzi si ritrovano al liceo in cui un misterioso killer li farà cadere uno ad uno.

LA RECE

Slasher formulaico senza nessun guizzo particolare. Forse il suo valore sta proprio nell'incarnare il genere in modo paradigmatico.

Tipicamente anni '80, tipicamente slasher. Jolly killer, figlio di Venerdì 13 (1980), uscì come April fool's day, storia di un Pesce d'aprile orrorifico, ma poi variò il nome in Slaughter High perché, lo stesso anno, usciva April fool’s day (in Italia Pesce d'aprile) non contando the April fool di William Fruet sempre dell’86. Erano anni di grande originalità artistica. Jolly killer è lo slasher nella sua forma deteriore o, a vederla dall’altro lato, nella sua forma paradigmatica. Una vittima designata, un manipolo di giovinastri uno più antipatico dell'altro, scavo psicologico nullo. La vittima diventa carnefice realizzando una vendetta che lo spettatore può empaticamente condividere, muoiono tutti e l'ultima ragazza a sopravvivere è protagonista del film, la final-girl. Jolly killer non si discosta una virgola dal tracciato perché i tre registi, anche sceneggiatori, venendo dal mondo dell'effettistica non hanno alcun interesse a dar vita a un film di pregio ma puntano sul potenziale commerciale del prodotto. La cosa, in parte, pagò, anche se involontariamente perché Slaughter high, nel tempo, è diventato un cult proprio per la sua banalità e per le situazioni pecorecce. È una sequela di sequenze risapute dopo un prologo abbastanza lungo che illustra in maniera scoperta il feroce bullismo di un gruppo di deficienti, e la dabbenaggine di un loser che è intelligente ma non abbastanza da intuire che se la più bella della scuola ti invita in bagno per fare sesso, gatta ci cova. Segue la solita carneficina e le solite ragazze che, pretestuosamente, si fanno il bagno ovunque. Il plot del film non gode di una logica stringente e il colpo di scena finale, se di colpo di scena si vuole parlare, non ha affatto senso. In tali condizioni, ovvio che Jolly killer ha un grosso potenziale trash non intenzionale, a partire dal fatto che la poco talentuosa Caroline Munro, al tempo 36enne, viene spacciata a inizio film come liceale; ciò comporta che, nella seconda parte del film, la Munro ha coerentemente sui 30 anni, e il resto del cast non è credibile come coetaneo. Dunque, nessun plauso per i tre registi, se non un sottile guilty pleasure per gli horror fan.

TRIVIA

⟡ Il protagonista del film, Simon Scuddamore, è morto il 21 novembre 1986 a Londra poco dopo che questo film, l'unico nel quale abbia recitato, era uscito nelle sale. Si parlò di suicidio ma la morte fu causata da un'overdose, quindi è probabile che il decesso non sia stato intenzionale.

Titolo originale

Slaughter High

Regista:

George Dugdale, Mark Ezra, Peter M. Litten

Durata, fotografia

91', colore

Paese:

USA, UK

Anno

1985

Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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