Killer crocodile II

Croc-movie di casa nostra, seguito di un film già di per sé questionabile. Due o tre scene salvano dallo sfacelo generale. Non ne sconsiglio la visione ma forse dovrei.

Animal-horror all'italica maniera, cioè con il mostro rigido costruito dall'effettista Giannetto De Rossi che qui passa alla regia. Buona parte del girato di due anni prima, in precedenza scartato, viene arricchito di nuove scene ma in una struttura narrativa sostanzialmente identica a Killer crocodile (1989). I risvolti sono grotteschi. Non si capisce, ad esempio, come il coccodrillo abbia avuto il tempo di raggiungere dimensioni ragguardevoli mentre l'aspetto di Crenna sia identico a quanto si vede nel film precedente. Ma sì, saranno le radiazioni. Presenti molti flashback dettati sempre da ragioni di risparmio e, a latere, qualche scena riuscita: lo sfondamento della capanna a opera del bestione, così come il panico portato dal coccodrillo nel gruppo di imbarcazioni. In tanta mediocrità, si distingue il corpo della Karr, se non altro più allettante di quello del rettile mutato; poi, ovviamente, i gusti sono gusti.

Giannetto De Rossi (1942) dixit: “Devo dire che non sono particolarmente fiero di quei film che, tra l’altro, ritengo anche piuttosto brutti, ma comunque non avrò il rimpianto di non averci provato. Sono stati un favore che ho voluto fare al produttore Fabrizio De Angelis […]. Aveva un contratto e un piccolo budget per fare questi due film […] Devo dire che però il fallimento di quelle esperienze da regista non mi sono proprio andate giù, tanto che mi ero ripromesso di riprovarci non appena ci fossero stati i presupposti” (cineclandestino.it).

⟡ Nessun dato, per ora.