the Killing of America
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Voto:
Film documentaristico.
LA RECE
Shockumentary di buon livello, forse uno dei migliori in circolazione, ma pur sempre uno shockumentary. Maneggiare con cautela.
Premettiamo che, come tutti gli shockumentary, anche questo the Killing of America non è un prodotto destinato agli spettatori impressionabili e meno che meno agli spettatori più giovani. Tuttavia, a differenza dei suoi cugini più infami (le Facce della morte, 1978; Executions, 1995), questo film riesce a limitare le immagini più violente e a iscrivere l'orrore in un sistema narrativo di respiro un po' più ampio, storico e di maggior interesse. Alcuni hanno paragonato the Killing of America al Boowling at Coloubine (2002) di Moore per il medesimo spirito critico nei confronti di una violenza non di rado associata all'uso eccessivo delle armi. Il lavoro di Renan e Schrader ha, tuttavia, meno spessore rispetto alla pellicola di Moore, è meno attuale e tende decisamente all'exploitation. Il film presenta filmati tutti veri e non ricostruiti, spezzoni mai distribuiti precedentemente e interviste ai serial killer più famosi d'America, anche se decisamente superficiali. Fra le cose più interessanti, un’accurata ricostruzione dell'omicidio Kennedy con tanto di filmato Zapruder e turpi particolari della morte del presidente. Le immagini più raccapriccianti, però, riguardano i suicidi e gli scontri a fuoco fra polizia e criminali, scene in cui la morte imminente delle persone è spiattellata davanti agli occhi dello spettatore; una delle scene più tese vede un uomo tenere in ostaggio un malcapitato puntandogli un fucile a canne mozze contro la testa; il fatto di non sapere come possa finire la storia e la paura di vedere il sequestratore esplodere il colpo contro il sequestrato genera molta ansia. The Killing of America può incuriosire coloro che vogliano sperimentare il genere shockumentary senza dover rinunciare, come accade di solito coi consimili, a una struttura narrativa; dopo tutti questi anni, inoltre, il lavoro di Renan e Schrader potrebbe avere anche una qualche valenza storica.
TRIVIA
Sheldon Renan (1941) dixit: “Mataichiro Yamamoto, un giovane produttore giapponese indipendente con il gusto per i contenuti forti, era alla ricerca di progetti che lo facessero iniziare a lavorare in America. Mataichiro conosceva Leonard Schrader, uno sceneggiatore americano che aveva vissuto in Giappone, parlava correntemente il giapponese e capiva il pubblico giapponese. Le Facce della morte aveva avuto molto successo in Giappone. Mataichiro convinse la Toho-Towa a finanziare una versione più tagliente de le Facce della morte ma che, scritta e prodotta da Schrader, sarebbe stata migliore degli altri mondo-exploitation. Avevano difficoltà a trovare i contenuti che avrebbero dovuto acquisire, così ho aiutato Len, che conoscevo attraverso suo fratello, lo scrittore e regista Paul Schrader. Avevo esperienza nella produzione di clip per la PBS […] Così, la mia azienda ha fornito […] la ricerca e l'acquisizione delle clip del film (dalle riprese del telegiornale al filmato Zapruder), e io ho diretto le interviste live action. Ma l'idea, la struttura e il taglio finale sono stati opera di Len Schrader (e sua moglie Chieko) e dal produttore esecutivo Mataichiro Yamamoto” (lovehorror.co.uk).
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Id.
Regista:
Sheldon Renan, Leonard Schrader
Durata, fotografia
90', colore
Paese:
USA
1982
Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
