Koma
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Voto:
Durante una festa di nozze, la giovane, bella e spensierata Ching (Sinje Lee) scopre la vittima più recente di un criminale che toglie i reni alle proprie vittime. Ching sospetta che un'altra ragazza, Ling (Kar Yan Lam), sia implicata nel traffico d'organi ma la polizia nicchia. In realtà, Ching non è così spensierata, in quanto ha un disperato bisogno di un trapianto di reni e Ling la odia profondamente per la sua ricchezza e la invidia per il ragazzo. La vita delle due giovani, nemesi l'una dell'altra, s’intreccia inesorabilmente.
LA RECE
Dramma thriller permeabile all'horror. Buona tecnica, belle attrici. Formalmente conquista; poi, certo, non tutto quadra...
Con Koma, Chi-Leung Law torna a lavorare con Kar Yan Lam (Inner senses, 2002) e dimostra di essere uno dei registi più interessanti di Hong Kong. Le soluzioni tecniche e alcune scene attirano così tanto l'attenzione che, come spesso accade con il cinema orientale, si accetta di buon grado di sottostimare i dialoghi o la verosimiglianza dell'azione. Koma prende come ispirazione la notissima leggenda urbana della persona drogata e poi privata di qualche organo utile al traffico clandestino; a questa urban legend si mescola il mystery e il dramma. Koma, che in qualche misura ricorda Inserzione pericolosa (1992), non si può definire un film violento o splatter, in quanto, anche nei momenti più crudi, riesce a mantenere un contegno che potrebbe scontentare il gorehound; d'altra parte, esso riesce a sviluppare un forte senso di suspense, e il plot, anche se non così imprevedibile, cattura l'attenzione dando il meglio a livello umano relativamente al dramma che scuote le protagoniste. Entrambe le donne si percepiscono come incomplete: Ching è ricca e bella ma ha un'insufficienza renale, ha un atteggiamento nevrotico rispetto al proprio corpo ed è infelice nonostante sembri non mancarle nulla. I problemi di Ling sono più prosaici: i soldi e una madre in coma. In più, Ling ama il ragazzo di Ching, e quello non si fa più di tanti scrupoli ad andare a letto con entrambe. In tutta questa storia che suona come una telenovela di bassa lega, le due attrici protagoniste riescono a mettere in scena una performance notevole che confonde lo spettatore al punto che risulta difficile parteggiare per l'una o per l'altra. Per quanto il carattere più volitivo di Ling sembri mettere in ombra il personaggio di Ching, i mondi delle due stanno in perfetto equilibrio anche quando la competizione si fa selvaggia. A ben guardare, quindi, Koma funziona perché lo script permette al regista di costruire scene di buono spessore rimarcate da un uso del primo o primissimo piano che aumenta la tensione. Il film è, infatti, principalmente un thriller permeabile a influenze horror e ad alcuni momenti comici che non stonano. Qualche limite, invece, nelle riprese con la steadycam ma, soprattutto, circa la logica degli eventi: il rapporto fra le due protagoniste passa dall'odio, all'amicizia, di nuovo all'odio e poi ancora all'amicizia. Questi continui cambi di rotta sono un'arma a doppio taglio: se pur aggiungano dinamismo, d'altra parte lasciano alle loro spalle dei buchi e relative domande senza risposta. Koma resta un film interessante che si fa forte di uno stile cinematografico notevole riuscendo a sopperire ad alcuni deficit; c'è spazio anche per citazioni dotte quali Shining (1980) in un momento finale del film in cui le due donne si affrontano ascia vs bisturi. Gli amanti del cinema orientale dovrebbero goderne.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Jiu Ming
Regista:
Chi-Leung Law
Durata, fotografia
88', colore
Paese:
Hong Kong
2004
Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
