Shining

Voto:

Jack Torrance (Jack Nicholson) sua moglie Wendy (Shelley Duvall) e il loro figlioletto Danny (Danny Lloyd) partono in direzione di un isolato hotel in Colorado, l'Overlook, dopo che Jack è riuscito a ottenere un lavoro come custode invernale. Una volta che il cuoco Halloran (Scatman Crothers) ha mostrato alla famiglia tutte le provviste e le cose da fare, i tre sono lasciati ad un lungo e freddo inverno solitario da passare nell'hotel. Danny è dotato di un peculiare potere psichico, la luccicanza (shining), posseduta anche da Halloran; esso consente ai due di rimanere in contatto mentale nonché percepire, prima dei due genitori, che l'hotel è infestato da entità maligne. Jack, che già aveva attraversato difficoltà personali, scivola nell'incubo facendosi trascinare dalle oscure suggestioni dell'Overlook che sull'uomo proietta tutta la sua nefasta influenza.

LA RECE

Pezzo magistrale di Kubrick che trasforma il romanzo di King in un capolavoro filmico viscerale che punta sull'accumulo sensoriale anziché sullo shock, con Jack Nicholson in overacting programmatico e una steadycam magistrale che segue Danny nell'Overlook Hotel. Il film trascende l'adattamento letterario diventando un classico seminale con alcune specifiche sequenze entrate nell'immaginario collettivo.

Horror imprescindibile benché bizzarramente avversato proprio dall'autore del romanzo a cui la pellicola s'ispira, quello Stephen King che con "The Shining" intendeva semplicemente raccontare "una piccola storia relativa al blocco dello scrittore" e che non apprezzò mai il modo in cui Kubrick aveva interpretato il suo scritto, al punto di lavorare a un successivo adattamento (Stephen King's Shining, 1997) realizza to come miniserie tivù della durata complessiva di 273 minuti. L'autarchico Kubrick, in effetti, aveva riscritto il soggetto insieme a Diane Johnson, sfrondando particolari, bypassando lo stile narrativo di King ritenuto non elegante ma attenendosi al soggetto, con sottolineatura dei concetti di isolamento, fallibilità della comunicazione superata da una comunicazione "altra" (lo shine) e arricchendo il tutto con storici simbolismi e miti: il padre che vuole uccidere il figlio, quindi Crono e Zeus, ma anche l'Edipo, nonché il male che alberga nell'uomo. Privo di quei siparietti emotivamente esplosivi tipici del cinema della paura e con un Jack Nicholson scatenato in un programmatico overacting, Shining usa un approccio completamente diverso nei confronti dell'orrore che si gioca, in questo caso, sull'accumulo sensoriale. Piuttosto di presentare le tipiche scene shock che causano soprassalti, benché in effetti queste non manchino, il film progredisce lentamente con immagini inquietanti e spiazzanti che fanno pagare pegno ore dopo, quando lo spettatore rimette insiemi i pezzi di ciò che ha visto. Il film stimola a trovare soluzioni possibili ma non è questo a cui mirava il regista, e non tutto ciò che viene mostrato, soprattutto alcune sequenze davvero sinistre, sembra trovare una chiara interpretazione se non quella soggettiva di ogni singolo spettatore. Così come 2001: Odissea nello spazio (1968), quindi, anche Shining viene avvertito visceralmente più che compreso razionalmente. Ad ogni modo, il progredire dell'azione non è arcano: si rintraccia una chiara narrazione che si rifà al topos della "casa maledetta" (o Old Dark House) reso, però, da Kubrick più complesso non solo rispetto alle soluzioni tecniche e realizzative (quel magistrale uso della steadycam che segue Danny nel suo girovagare col triciclo) ma anche per il valore che il passato assume all'Overlook Hotel, luogo fatale per la famiglia Torrance; fatale sia perché mortifero, sia in quanto, lì, Jack incontra il suo ineluttabile destino disegnato dal Male, e dal suo male di vivere, ben prima del suo arrivo in quel luogo d'isolamento in cui l'incomunicabilità umana viene magnificata. L'Overlook non sembra fare altro che facilitare l'emersione di un conflitto familiare preesistente, delle debolezze di Jack nonché delle potenzialità salvifiche del piccolo Danny; si tratta, quindi, di un luogo metafisico in cui la storia incrocia la metastoria, e dove il destino si esplicita a seconda dei soggetti che lo visitano. Ma poiché l'Overlook ha una natura maligna, esso tende ad espellere ciò che non gli appartiene e ad accogliere, da sempre, coloro che sentono appartenergli. Cast limitatissimo ma assolutamente in parte: la Duvall (1949-2024), fragile e bruttina, non è da meno rispetto a Nicholson, ed è capace di rendersi marginale pur non essendolo. Come tutte le opere d'arte cinematografiche, Shining trascende il suo status di adattamento letterario per divenire un seminale classico con sequenze entrate nell'immaginario collettivo, ed un finale, quello della foto del 4 luglio 1921, che lascia attoniti e inquieti.

TRIVIA

Stanley Kubrick (1928-1999) dixit: "Tutto è già stato fatto. Ogni storia è già stata raccontata, ogni scena è già stata girata. Il nostro lavoro è realizzarne una versione migliore" (IMDb.com).

⟡ Il film, originariamente, durava 146 minuti ma fu accorciato dallo stesso regista di 4 minuti. La versione italiana, di 120 minuti, non è mai stata approvata da Kubrick.

⟡ Il regista curò personalmente la scelta della frase "Il mattino ha l'oro in bocca" che compare nella versione italiana del film al posto della frase "All work and no play make Jack a dull boy", solo lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo svogliato. La cosa più sorprendente, che dà la misura della pignoleria di Kubrick, riguarda il fatto che il mazzo di fogli sul quale era scritta tale frase è stato battuto tutto a macchina da scrivere dal regista che si rifiutò di fare fotocopie. Nella versione tedesca la frase è: "Was Du heute kannst besorgen, das verschiebe nicht auf Morgen", non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi. Nella versione spagnola è: "No por mucho madrugar amanece mas temprano", anche se uno si alza presto non vuol dire che andrà a letto prima. Nella versione francese è: "Un 'Tiens' vaut mieux que deux 'Tu l'auras"', un Tieni vale di più che due Avrai.

⟡ Il film detiene il record del maggior numero di inquadrature girate per una singola sequenza di dialogo: 127 per una scena interpretata dalla Duvall.

⟡ Durante la lavorazione del film, Kubrick chiamò King alle tre di mattino e gli fece domande del tipo: "Credi in Dio?"

⟡ Shelly Duvall è deceduta a 75 anni l'11 luglio 2024 per le complicazioni dovute al diabete del quale soffriva.

⟡ Per le riprese esterne fu usato il Timberline Lodge sul monte Hood in Oregon ma gli interni furono tutti ricostruiti in studio a Londra. I gestori del Timberline chiesero al regista di non usare la stanza 217 indicata nel libro temendo che nessuno avrebbe mai più osato stare in quella stanza. Kubrick cambiò il numero in 237, una camera inesistente in quell'albergo. In ogni caso, il vero albergo nel quale soggiornò Stephen King e che gli ispirò il racconto, fu il The Stanley Hotel, 333 E Wonderview Ave, Estes Park, CO 80517, USA. King stette nella camera 217 che da tempo si diceva infestata da fantasmi; quella stanza, tuttavia, è in una zona angolare e non nel mezzo del corridoio.

⟡ Kubrick decise che realizzare gli animali con siepi che si animavano, come descritti dal libro, sarebbe stato impossibile e, quindi, optò per il labirinto di siepi.

⟡ Nella scena in cui Wendy porta la colazione a letto a Jack, si può vedere riflessa nello specchio la t-shirt di Jack con la scritta "Stovington". Benché nel film non se ne faccia menzione, quello è il nome della scuola in cui Jack insegnava, così com'è scritto nel libro di King.

⟡ La precisione di Kubrick raggiungeva livelli assoluti e questo accadde in special modo per la scena degli ascensori. Per apprestare la scena ci volevano 9 giorni e ogni volta Kubrick si lamentava per qualcosa, ad esempio per il colore del sangue che non sembrava verosimile. Ci misero un anno per avere un girato impeccabile.

⟡ Kubrick fece guardare a tutto il cast il film Eraserhead - la mente che cancella (1977) ritenendo che quel film li avrebbe messi dell'umore giusto per la recitazione.

⟡ Siccome tutte le scene d'interni furono realizzate in studio, la temperatura raggiunta dalle lampade che simulavano la luce diurna fece prendere fuoco alla struttura che riproduceva il salone.

⟡ Quando fu distribuito, il film aveva un altro finale: la foto del party, che nella versione nota a tutti è l'ultima ripresa, andava in dissolvenza e la scena si spostava in un ospedale dove Wendy riposava a letto e Danny giocava in sala d'attesa. Ullman avrebbe detto a Wendy che il corpo del marito non era stato trovato da nessuna parte. Uscendo, Ullman avrebbe dato a Danny una palla, la stessa che nell'Overlook era venuta giù dalle scale poco prima che il bambino venisse aggredito nella stanza 237. Ullman se ne sarebbe andato con una risata mentre Danny avrebbe patito una visione dell'hotel. Kubrick rimosse questo finale una settimana dopo l'uscita del film.

⟡ Il film che stanno vedendo Wendy e Danny all'inizio di lunedì è Quell'estate del '42 (1971).

⟡ Siccome Danny Lloyd era molto piccolo e alla prima esperienza recitativa, Kubrick fu molto protettivo nei suoi confronti. Tramite una regia creativa, Danny non capì mai che stava recitando in un horror finché il film non fu distribuito nelle sale. Per esempio, l'incontro con le gemelle fu filmato in due tempi separati e poi montato insieme.

⟡ Tirare la palla da tennis contro il muro fu un'idea di Jack Nicholson. Nello script c'era solo scritto "Jack non sta lavorando".

⟡ Le riprese esterne della Volkswagen che viaggia verso l'Overlook furono saccheggiate da Ridley Scott, con il permesso di Kubrick, per il lieto fine della versione di Blade runner (1982) non-director's cut.

⟡ Per il ruolo di Danny, Kubrick avrebbe voluto Cary Guffey, il ragazzino di Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977). I genitori di Guffey rifiutarono a causa del soggetto del film.

⟡ Né Lia Beldam, la bella giovane della vasca da bagno, né Billie Gibson, l'anziana, hanno più recitato in altri film oltre questo.

⟡ Tony Burton, che nel film ha il ruolo del garagista Larry Durkin, arrivò sul set con una scacchiera sotto braccio sperando di poter giocare con qualcuno durante le pause. Quando se ne accorse Kubrick, appassionato di scacchi fin dai tempi giovanili nei quali giocava per soldi, il regista mise in pausa la produzione per un giorno ed iniziò a giocare con Burton. Kubrick vinse tutte le pertite.

⟡ Gli interni dell'Overlook sono basati su quelli del Ahwahnee Hotel nel parco Yosemite. I candelieri e le finestre sono così simili che la gente, entrando all'Ahwahnee, spesso dice: "L'hotel di Shining!"

⟡ L'operatore della steadycam Garrett Brown compì le bassissime riprese nei corridoi montando la sua invenzione su una sedia a rotelle.

⟡ Stephen King provò a convincere Kubrick che Jack Nicholson non fosse la persona giusta per quel ruolo e suggerì d'ingaggiare Michael Moriarty o John Voight. Per King, un viso che passava dalla normalità alla follia avrebbe aggiunto drammaticità al film, mentre Nicholson sembrava pazzo già dall'inizio per costituzione!

⟡ La stanza da bagno rossa, dove Jack e Grady parlano per la prima volta, fu costruita sul modello di una stanza da bagno di un hotel in Arizona costruita per Frank Lloyd Wright.

Titolo originale

the Shining

Regista:

Stanley Kubrick

Durata, fotografia

142', colore

Paese:

USA

Anno

1980

Scritto da Exxagon nell'anno 2010 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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