Leviathan

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Voto:

Un team di estrattori minerari da profondità oceaniche, capeggiati da Steven Beck (Peter Weller), scova negli abissi la Leviathan, una nave russa dispersa. Esplorando la nave, alcuni membri del team recuperano una bottiglia di vodka che, però, contiene una sostanza sperimentale sviluppata per modificare geneticamente gli umani e renderli adatti alla vita subacquea.

LA RECE

Avventura sottomarina con mostrone come se si fosse nello spazio, versione cheap di altri film a migliore budget e migliori idee. Però, quel certo intrattenimento di seconda fila c'è.

Monster-movie sottomarino nato sull'onda del successo del the Abyss (1989) di James Cameron, film che diede il via a una serie di fantascientifici venati d’horror che portavano lo spazio siderale sott’acqua, riproducendo le ambientazioni e i riferimenti concettuali di classici della paura outer-space; primo fra tutti, Alien (1979). Ecco, quindi, una serie di mockbusters: Creatura degli abissi (1989), Alien degli abissi (1989), Lords of the deep (1989), Abissi profondi (1989), la Cosa degli abissi (1989). Il film di Cosmatos è uno dei tanti che ha tentato di capitalizzare sul successo di pellicole di maggior spessore con la consapevolezza dell'impossibilità di replicarne la fama. Ne deriva che tutti gli emuli, Leviathan in testa, non hanno cercato di dare un taglio originale alla faccenda ma, piuttosto, hanno preferito replicare concetti, se non proprio sequenze. Si ha, così, che il mostro Leviathan altro non sia se non il corrispettivo sottomarino de l'alieno visto ne la Cosa (1984): deforme, assimilante e mutante, prono a far correre i protagonisti per i corridoi di una stazione subacquea che sembra l'astronave Nostromo di Alien. Mentre la prima parte del film costruisce tensione e curiosità, con l'apparire del mostro, lo svolgimento diventa concitato al punto che del mostro e del suo aspetto si capisce poco e nulla, in attesa di un finale prevedibile già per lo spettatore di fine anni '80. Risultato incomprensibilmente fiacco, dato che soggetto e sceneggiatura sono stati scritti da David Webb Peoples, la stessa penna dietro Blade runner (1982), gli Spietati (1992) e l'Esercito delle 12 scimmie (1995), evidentemente, nel ’89, in un frangente non ispirato. È un peccato, perché Cosmatos sapeva il fatto suo in ambito d'intrattenimento (Rambo 2, 1985; Cobra, 1986) e gli attori capaci erano presenti: Peter “Robocop” Weller e Richard "Trautman" Crenna. Non manca neppure un discreto lavoro effettistico guidato da Stan Winston e da un plotone di tecnici. Tuttavia, l'operazione, che riscosse un buon successo nei cinema d’allora, mostra, oggi, tutta la pochezza di un film realizzato in carta carbone e con una chiusa (pupa, esplosione e cazzottone) che più anni ‘80 non si può. Film buono se dovete stirare.

TRIVIA

⟡ Ambientato nell'Oceano Atlantico, il film fu in realtà girato nel Mare Adriatico, nel Golfo del Messico e a Malta. 

⟡ In una delle prime scene, quando Tony Rodero è a corto di ossigeno, il capitano Beck tenta di risolvere il problema smanettando con i computer di bordo. Fra le varie interferenze sul monitor è possibile vedere Luxo, il logo della Pixar, così come appare nel primissimo corto realizzato dalla Pixar, Luxo Jr. (1986). 

⟡ In sede progettuale, furono consegnati 50/60 disegni del potenziale aspetto della creatura. Tutti i disegni furono combinati insieme per creare il mostro che ha la capacità di assorbire le caratteristiche genetiche delle vittime. 

⟡ Poche scene del film sono state davvero girate al mare; perlopiù si trattava dell'acqua di una piscina. 

⟡ Il personaggio Cobb prende il suo nome dal production designer, Ron Cobb; Tony Rodero, invece, condivide il cognome con il primo assistente alla regia, Kuki Lopez Rodero.

Titolo originale

Id.

Regista:

George Pan Cosmatos

Durata, fotografia

98', colore

Paese:

USA, Italia

Anno

1989

Scritto da Exxagon nell'anno 2013; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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