Magia nuda

Fra i mondos, uno dei più curiosi e meno violenti. Pratiche magiche e magico-sessuali nei quattro angoli (primitivi) del mondo, ovviamente catturati con una certe lente exploitation.

Mondo movie di discreto interesse: sarà per il testo attribuito ad Alberto Moravia o per la tematica incentrata sullo studio di riti magici e superstizioni delle tribù africane, ma non solo. Il documentario prodotto da Castiglioni, che si apre con il corale brano musicale “Soleado”, riesce ad essere, fra i mondos, uno dei meno truculenti, nonché uno dei più curiosi. In Magia nuda avremo l'occasione di vedere: operazioni chirurgiche a mani nude, indigeni che soffiano nella vagina delle mucche per stimolarne la fertilità, riti in cui ci si droga di brutto, altri rituali di fertilità nei quali alcune indigene si penetrano con grossi falli di legno e altro ancora… cioè, si vede altro ancora nel film, non che le indigene s’infilano in vagina diversi oggetti. Ad ogni modo, vale anche la pena segnalare che non mancano uccisioni di animali riprese senza scrupolo alcuno; pur sempre di mondo movie si tratta. L'audio è praticamente tutto contraffatto, quindi versi e rumori sono stati aggiunti in postproduzione e questo rende particolarmente meschina la pellicola quando sentiamo i lamenti di qualche poveretto malmesso. Poi arriva il gran finale. Magia nuda risulta essere un documento interessante sia a livello cinematografico che a livello antropologico, spaziando dall’Africa all’Amazzonia, dalle Filippine all’Indonesia: alcune scene saranno riprese in

TRIVIA