Midnight blue

Sconsigliato

Voto:

Tre atlete (Cristiana Borghi, Elisabetta Valgiusti, Monica Como) decidono di rilassarsi al mare presso la villa di proprietà di una delle donne. Verranno abbordate da tre uomini (Michael Coby, Vincenzo Crocitti, Giancarlo Prete) che si riveleranno essere criminali evasi e pericolosi.

LA RECE

Rape & Revenge dozzinale con un Crocitti tragicamente inadatto al ruolo. Non che gli altri... Locandina delicatissima.

Già pasticcio con i titoli: il film nacque nel '76 come Midnight Blue ma trovò distribuzione solo tre anni dopo con il titolo Sexy blue per poi assumere il titolo I per la distribuzione home video. Io mi attengo all'anagrafica cronologica. In sintesi, l'Ultima casa a sinistra (1972) vicino alla spiaggia de noantri. Del Balzo, regista poco prolifico e dal destino non felice, più che altro noto per il lacrimoso l'Ultima neve di primavera (1973), viene chiamato dal produttore Candido Simeone a ridurre su pellicola un Rape & Revenge con nudi a gogò scritto da Simone stesso. E la scelta di Del Balzo è il primo grave miscasting di un film che vedrà ingaggiato l'attore Vincenzo Crocitti (un Borghese piccolo piccolo, 1977) nel ruolo di uno dei criminali protagonisti, un volto comicamente inadatto alla parte. Particolarità: sulle prime, quando ancora il sestetto è in fase di conoscenza nella bella villa luogo dei fattacci, Crocitti si mette al piano è rivela non comuni doti da musico, facendo partire uno score delicato che sottolinea il rapporto sessuale fra Monica Como, al suo primo e unico film, e Antonio Cantafora aka Michael Coby. Atmosfere da porno amatoriale con gente alla buona seduta sui divani che vedranno, ancora, una sfiancante scena di sesso fra Coby e la Como interminabilmente accompagnata dal tema musicale soft di Stelvio Cipriani. Un po' d'attesa, nudi generosi, frasi bolse ("Lo sai che sei proprio bella, sì, specialmente quando sorridi così") e, poi, scoperto che i tre tizi sono criminali, scatta la violenza. Coby, un po' Franco Nero com'è, pare l'unico credibile nella parte. Gli altri sono micidiali, compresi il regista e lo sceneggiatore Candido Simeone. Il top della cafonaggine è rappresentato dai tre malviventi che mangiano pollo allo spiedo con le mani, mentre la cinepresa indugia sulle loro bocche unte. Stupri e violenza di grado limitato non aiutano questa pellicola B nella quale tutto risulta risaputo e arruffato come i cespuglietti delle protagoniste. Finale amaro che, tuttavia, non rende il film migliore. Evitabile.

TRIVIA

Dario Argento, amico fin dall’infanzia di Del Balzo (1939-1995), racconta la sfortunata sorte del regista: “Beveva già da ragazzo perché voleva essere come Kerouac […] Solo che questo fatto dell’alcol diventò una trappola per Raimondo. Continuò a bere sempre di più e la cosa smise di essere divertente […] La sua vita prese una brutta direzione e io non potevo fare niente per aiutarlo […] Volevo scrivere un articolo su di lui, poi ero fuori per lavoro e non l’ho fatto, mi vergogno un po’ perché nessuno l’ha ricordato!” (Nocturno dossier 18, 2004).

⟡ Nessun dato, per ora.

Regista:

Raimondo Del Balzo

Durata, fotografia

83', colore

Paese:

Italia

Anno

1976

Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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