Pesce d'aprile
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Voto:
Horror atipico che, pur senza la consapevolezza metacinematografica di Scream (1996), tentò, anni prima, una rilettura dello slasher, schernendone meccanismi e aspettative; Walton non dispone degli strumenti teorici e dell'autoconsapevolezza postmoderna di Craven, ma intuisce che il genere slasher necessita di una rivitalizzazione attraverso la sovversione delle sue stesse convenzioni. Un gruppo di giovani va a folleggiare nella villa di una ragazza che pare abbia una sorella chiusa in manicomio, ne segue la prevedibile decimazione, in vista di un finale a sorpresa che funziona a sufficienza con la proposta, poi, di una seconda chiusa ancora a sorpresa. Il gioco di scatole cinesi del doppio finale, criticato da alcuni come artificioso, rappresenta in realtà un buon esercizio di manipolazione narrativa che sfida la passività e gli stereotipi dello slasher. Peccato che il tutto sia poco coraggioso (omicidi off-screen) e il ritmo globale non sia particolarmente vivace, soprattutto nella prima parte. Tuttavia, per chi è appassionato del genere, il gioco potrebbe valerne la pena, tenuto comunque conto che la pellicola sta invecchiando non bene. Cast non eccezionale nel quale, però, rivediamo un giovane Thomas F. Wilson, più noto per il suo ruolo di Biff Tannen in Ritorno al futuro.

Titolo originale
April fool's day
Regista:
Fred Walton
Durata, fotografia
89', colore
Paese:
USA, Canada
1986
Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0