Possum

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Voto:

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Il debutto alla regia di Matthew Holness con un lungometraggio che riduce a film il suo stesso racconto breve “Possum”, dramma del trauma represso. La narrazione segue Philip Connell (Sean Harris), un disgraziato intrattenitore per bambini che ritorna nella sua bigia città natale nel Norfolk, portando con sé una marionetta grottesca - il Possum del titolo - custodita in una borsa di pelle. Holmes dimostra di saper trasformare i limiti produttivi in un vantaggio, facendo della pochezza e della desolazione dei paesaggi un dipinto di gusto gotico post-moderno che, appunto, riflette la condizione del protagonista, mite e senza orpelli esteriormente ma evidentemente scosso nel profondo. Quindi, la campagna inglese diventa paesaggio quasi ultraterreno e la casa d’infanzia di Phil luogo di disfunzione narrato ipnoticamente a suon di rime baciate. La marionetta con zampe d’aracnide e volto umano, che nella scena del corridoio mette genuinamente paura, è il perturbante che sintetizza un trauma dal quale non ci si può liberare e che verrà chiarito in un finale che, per certi versi, potrebbe deludere un détour narrativo che è anche capace di tediare promettendo (in realtà non lo fa, ci si spera) rivelazioni finali incredibili. Tutto, essenzialmente, sulle spalle interpretative dell’ottimo attore Harris che regala fragilità e sguardi lividi a piene mani per interpretare un uomo che pare riecheggiare lo Spider (2002) di Cronenberg in una storia algida, sintetica e spoglia che, proprio per queste caratteristiche, rischia di non arrivare mai al cuore dello spettatore, ivi compreso il suo valore psicanalitico che, in realtà, è davvero poco complesso, dato che, come detto, si tratterebbe di un remoto trauma portato appresso, nulla di particolarmente complesso da intuire. Insomma, prima metà algida e tediosa; seconda metà, soprattutto vero la conclusione, efficacemente creepy, e il finale non rappresenta un grande colpo di coda. Potrebbe valere anche una seconda visione per penetrare meglio il tema metaforico; tuttavia, Possum non è quel film accattivante al quale si voglia facilmente dedicare un’altra oretta e mezza. Piacerà a chi cerca autorialità.


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Titolo originale

Id.

Regista:

Matthew Holness

Durata, fotografia

85', colore

Paese:

UK

Anno

2017

Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0