Quando soffia il vento
Voto:
Mentre sua moglie Hilda è tutta presa a tenere in ordine la casa, il pensionato Jim Bloggs inizia a preoccuparsi per la possibile escalation bellica e l’uso di armi atomiche. L’uomo si reca in biblioteca e si procura due opuscoli sui quali il governo riporta le istruzioni ufficiali per crearsi un rifugio antiatomico e sopravvivere al fallout nucleare. In effetti, la zona verrà scossa da un’esplosione atomica e i due coniugi di mezza età cercheranno di sopravvivere a qualcosa che pensavano innocentemente di poter gestire.
LA RECE
Cartone animato non per bimbi. Drammatico, disperato, tenero. Piccoli protagonisti di un mondo che li dimenticherà. Film impossibile da scordare una volta visto. Consigliato.
Film d’animazione realizzato da uno degli illustratori di storie per bambini più noto d’Inghilterra, quel Raymond Briggs così ardentemente impegnato sul piano politico, tanto da mostrare la sua disapprovazione al governo Thatcher con il libro “The Tin Pot Foreign General and the Old Iron Woman” pubblicato nel 1984. I due teneri protagonisti del film nascono, in effetti, nel 1980 con il libro “Gentleman Jim” che vedeva i Bloggs, soggetti della working-class inglese, alle prese con la burocrazia governativa. Quando soffia il vento, anch’esso nato come libro e poi divenuto nell’83 opera teatrale e radiodramma per la BBC, proietta i coniugi Bloggs durante il periodo della Guerra Fredda a vivere l’escalation del conflitto fra superpotenze fino al temutissimo sgancio della bomba atomica. Sceneggiato da Briggs stesso e affidato in regia al nippo-statunitense Muramaki, art director di Roger Corman, il film porta inizialmente lo spettatore alla conoscenza dei Bloggs: lui logorroico, lei nevrotica rispetto alle faccende domestiche ma entrambi teneri nella loro semplicità e in quel petulante chiamarsi in modo affettuoso Micio e Micia. La loro vita scorre secondo i banali ritmi della provincia e della frugalità di una coppia che, evidentemente, ha poco altro se non la cura della casa e l’ansia per la sorte di un figlio che vive nella City con il nipotino. La triste ironia di Quando soffia il vento emerge quasi subito, con la volontà naïve di Jim di ottemperare ai consigli governativi per la costruzione di un rifugio antiatomico domestico assolutamente inutile al fine di proteggere da un evento del genere, nonché dall’incapacità di sua moglie Hilda di comprendere la pericolosità della situazione trincerandosi psicologicamente dietro i rutinari compiti della vita domestica. La quotidianità dei coniugi viene ovviamente squassata dalla guerra nucleare; i due, dopo essere stati beffati da inutili e verbosi manualetti governativi, si trovano ad attendere speranzosi i soccorsi che mai arriveranno. I dialoghi fra Jim e Hilda, tragici, teneri, incoscienti, restano l’unico barlume di umano a risplendere con luce progressivamente più fioca. Arricchito dalla musica di Roger Waters e David Bowie, e realizzato con tecniche d’animazione mista che rendono il lavoro di Muramaki e Briggs graficamente essenziale ma anche visivamente elaborato, Quando soffia il vento risulta essere un inusuale cartone animato assolutamente inadatto ai bambini sia per il commentario politico sottostante, sia per la basilare drammaticità del finale, sia per la possibilità che solo un adulto possa cogliere certe dinamiche di coppia e il logorante dramma di chi si trova ad affrontare un’estenuante morte. Eleganti e sottilmente erotiche le fantasie di Hilda interrotte dalla materialistica logorrea dell’amato, inserti di fatto non necessari allo svolgimento ma che rendono la pellicola più preziosa a livello realizzativo e concettuale di quanto possa apparire. Lento in modo funzionale al racconto e difficilmente dimenticabile, Quando soffia il vento è un film che l’appassionato di pellicole fuori dal binario non dovrebbe perdersi e, se desiderasse abbattersi a livello psicologico seguendo un filo coerente, dovrebbe abbinarne la visione a una Tomba per le lucciole (1988).
TRIVIA
Teruaki “Jimmy” Murakami (1933-2014) dixit: “Channel 4 mi ha chiesto inizialmente di dirigere Snowman. Non faceva per me, così mi sono limitato a fare il direttore supervisore. […] Poi mi è stato inviato il manoscritto di Quando soffia il vento e ho detto: "Questo è il mio genere di film!” Era un soggetto molto più serio e adulto. Sarò franco, non sono il tipo da film per bambini. Non perché non voglio fare film per bambini. Penso che i bambini potrebbero voler vedere tutto ciò che è bello e ben fatto; l'unica differenza sarebbe meno sesso e meno violenza, cose che non approverei mai. I bambini potrebbero amare qualsiasi cosa fosse intelligente, non c'è bisogno di cani o coniglietti. Galline in fuga è una commedia d'animazione molto ben fatta ma Mulan della Disney mi fa addormentare” (awn.com).
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
When The Wind Blows
Regista:
Jimmy T. Murakami
Durata, fotografia
84', colore
Paese:
UK
1986
Scritto da Exxagon nell'anno 2013 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
