R100
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Voto:
Takafumi Katayama (Nao Ohmori) conduce una vita non troppo esaltante nella quale la prima responsabilità è allevare il figlio con l’assistenza del suocero, dato che la moglie è ospedalizzata in coma. Incline a pratiche masochistiche, Takafumi si iscrive al club Bondage e accetta che, a sorpresa, si presentino alcune donne a picchiarlo ed umiliarlo. Il club Bondage, però, travalica le proprie stesse regole ed invade la (non) pace familiare dell’omino che, a suo modo, si opporrà alla terribile CEO del club (Lindsay Kay Hayward).
LA RECE
Metacinema che sfida le aspettative dello spettatore mentre smantella i confini tra piacere, dolore e assurdità esistenziale. L'apparente nonsense rivela verità culturali profonde. Cinema meno estremo dell'atteso ma NON per tutta la famiglia.
Hitoshi Matsumoto si concede un po’ di tutto e, a chi ha diretto Symbol (2009), si concede che si conceda di tutto un po’, anche un film il cui titolo, che appare dopo ben 40 minuti di visione, significa Rated-100, ovvero vedibile e comprensibile solo da centenari. Cosa significa? Facciamo qualche ipotesi ma, prima, aspettate di godervi la Regina della Voce, la Regina delle Frustate, la Regina dei Calci, la Regina dell’Umiliazione, la Regina della Saliva e quella dell’Ingoio; le ultime due non vi delizieranno con ciò che state immaginando… forse un poco la penultima. L'universo femminile di dominatrix costituisce un pantheon disturbante che sovverte le rappresentazioni tradizionali della femminilità giapponese, un'inversione delle dinamiche di potere della società patriarcale nipponica che, qui, viene letteralmente punita nei panni del maschio medio giapponese. Dietro un buon controllo fotografico e narrativo prima di un finale folleggiante, Matsumoto ricorre alla stranota ambivalenza piacere/dolore innestato in un racconto che richiama alla memoria quel bel film che fu the Game (1997) con Michael Douglas. In R100, chi espia in vista di una catarsi è un protagonista fantozziano la cui vita conferma l’ipotesi degli estremi: dove sia presente un fenomeno, ed esso sia tantopiù marcato, avremo la presenza del fenomeno uguale e contrario. Pericoloso, però, con Matsumoto, tentare interpretazioni profonde: le sue divertenti e divertite interviste rinvenibili online sono un continuo schivare le domande in cerca di un senso per questo strano e, a tratti, elegante film, appellandosi all’insensata nozione per la quale è possibile comprendere R100 solo quando si avranno cento anni, un commento ironico sull'arbitrarietà della censura e sul concetto di "audience maturity"; Matsumoto stesso, che cento anni non ha, ammette simpaticamente di non aver capito il proprio film! Come sberleffo, la storia di Katayama è inframezzata da scene di critici cinematografici che, durante le pause nella visione, si interrogano sul significato di questo o quello, forzando la mano. Matsumoto sembra sfruttare una caratteristica fondamentale del cinema giapponese contemporaneo: la fluidità tra realtà narrative sovrapposte che destabilizzano lo spettatore, sovrapponendo, appunta, livelli narrativi che si intersecano in modi sempre più deliranti, rivelando il club sadomaso come metafora e critica al sistema produttivo cinematografico e alle sue aspettative di accessibilità. Meno brutale di quanto ci si attenda, R100 è un film decisamente bizzarro, malinconico e scanzonato che, forse, citando quanto detto dal suo protagonista, racconta di gente che tende a dividere le cose in due categorie per poi decidere a quale appartenere per derivarne un’identità e un senso di sicurezza. E Matsumoto, come suo solito, cerca di situarsi ironicamente nel mezzo, in cui il senso, né bianco né nero, è, appunto, sfumato.
TRIVIA
⟡ Lindsay Kay Hayward (1987) è un’attrice e wrestler professionista nota con il nome di Isis l’Amazzone o Aloisa. Alta 205 cm, Lindsay è entrata nel Guinness World Records per essere stata l’attrice più alta al mondo in ruolo da protagonista.
Titolo originale
Id.
Regista:
Hitoshi Matsumoto
Durata, fotografia
99', colore
Paese:
Giappone
2013
Scritto da Exxagon nell'anno 2018 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
