la Ragazza che sapeva troppo
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Voto:
Il mondo è abitato da morti viventi parassitati da un fungo. I sopravvissuti, militarizzati, cercano una soluzione medica che, però, implica la vivisezione di alcuni bambini, contagiati di seconda generazione che mantengono una natura in parte umana, in parte cannibale. Melanie (Sennia Nanua), fra tutti i bambini, è quella con la quale è possibile collaborare quando la base dei rifugiati viene presa di mira dagli zombi e occorre intraprendere un viaggio della speranza. Dura dire qualcosa di nuovo in ambito morti-vivi, soprattutto se la storia parte da una facility medico-militare come ne il Giorno degli zombi (1985). Però, il televisivo Colm McCarthy ci prova tirando dentro anche un’ormai attempata Glen Close nella parte della cinica dottoressa Caldwell. La reginetta, ad ogni modo, è la piccola Sennia Nanua nei panni di una giovanissima portatrice non-sana di una nuova umanità con cervello mangiabile ma anche utilizzabile, piccola madre di una nuova evoluzione a vantaggio di una razza umana ormai allo spasmo, una razza umana soppiantabile da una natura ormai stanca di noi. Ecologismo, femminile in posizione preponderante e splatter; se non fa pensare, almeno intrattiene. Accessibile a tutta la famiglia.

Titolo originale
The Girl with All the Gifts
Regista:
Colm McCarthy
Durata, fotografia
111', colore
Paese:
UK
2016
Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0