la Ragazza del vagone letto

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Voto:

Il treno notturno parte. Su di esso la prostituta Giulia (Silvia Dionisio), un poliziotto che scorta il detenuto politico Pierre (Gianluigi Chirizzi), umanità varia e tre teste calde: David, Elio e Nico. Dopo aver molestato uomini e donne, i tre entrano in possesso della pistola del poliziotto e tengono in assedio i vagoni. Pierre, però, sferra un contrattacco.

LA RECE

Film riuscito solo in parte poiché molto appoggiato all'erotismo ma poco a suo agio con la violenza, stazionando sui ben noti binari di una borghesia peggiore del criminale e con certi intellettualismi ridondanti. Per gli amanti del sesso orale con delitto.

l'Ultimo treno della notte (1975) rivisto da Baldi e riscritto da Luigi Montefiori che, chissà perché, non s'è ritagliato una bella parte da cattivo all'interno della pellicola, da-to che i villain del film sono bad boys più a parole che a fatti. Eppure, la storia poteva anche reggere, nella sua pochezza e scarsa originalità, dato che l'ambientazione claustrofobica limitata a due vagoni contiene, a malapena, le compresse dinamiche di tutti i personaggi a dipingere una microsocietà di perbenisti porconi, puttane e criminali. Chiaro che l'operazione, girata back-to-back con la commedia la Compagna di viaggio, anch’essa su un treno, ha le qualità del bizzarro. Il pezzo memorabile del film è, come noto, il threesome sandwich che la bella Zora Kerova subisce senza troppo lottare da due dei ragazzacci; Kerova che, a quanto si dice, del film ha un pessimo ricordo. La scrittura di Montefiori è un po' superficiale e non approfondisce i fenomeni che cita, piuttosto scopiazza da altre pellicole - una è New York: ore tre - l’ora dei vigliacchi (1967) - lasciando agli attori una realizzazione macchiettistica: grande overacting di Werner Pochath nei panni di David, e Roberto Caporali vittima di miscasting. D'altra parte, che la Ragazza del vagone letto non fosse il film del '75 e che mancasse Enrico Maria Salerno lo si era capito. Derivativo e non pronto a trattare con serietà e cinismo l'argomento scelto, il film di Baldi subisce una deriva erotica peraltro non resa particolarmente bene ma efficace per la sua cifra degradante; molti cunnilingui, però. Invece, vanno benissimo le musiche di Giombini con un grazioso tema al pianoforte variato dall'elettronica. Il lavoro di Baldi, molto appoggiato all'erotismo ma poco a suo agio con la violenza, staziona sui ben noti binari di una borghesia peggiore del criminale e con certi intellettualismi ridondanti, facendo de la Ragazza del vagone letto una pellicola riuscita solo in parte. Il finale, buttato un po' lì, non rispetta pienamente i canoni del Rape & Revenge, puntando molto sul primo fattore e lasciando agli esiti un “revenge” poco d’impatto. Guardare la Ragazza del vagone letto in versione epurata per l’home-video non ha senso. Uncut o morte. Per gli amanti del sesso orale con delitto.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Regista:

Ferdinando Baldi

Durata, fotografia

84', colore

Paese:

Italia

Anno

1979

Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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