the Room - la Stanza del desiderio
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Voto:
Una coppia, che evidentemente non ha mai visto un film horror, accetta di risiedere in una villa isolata nella quale, anni prima, era avvenuto un omicidio; né si scompone troppo quando scopre che la villa ospita una stanza nella quale ogni desiderio materiale viene fatto apparire all’istante. Capirai che festa per Olga Kurylenko e Kevin Janssens che paiono essere in difficoltà economiche. Sulle prime è un tripudio di soldi, caviale e Champagne. Poi, quel femminone di Olga, sfortunata con le gravidanze, chiede un bambino. Decolla, così, the Room, dramma dell’avidità, dell’inconsapevolezza che ogni cosa data è in prestito, della genitorialità a tutti i costi e dell’Edipo in salsa esoterico-fantascientifica. Chi abbia costruito, e come, questa macchina che stampa i sogni, non è dato sapere ma, come ci insegna la fiaba dei fratelli Grimm “Il Pescatore e sua Moglie”, alla fine ti conviene accontentarti delle piccole fortune ricevute perché, a desiderare di più, di più e di più, ti ritrovi con della cenere in mano. Sul finale, si sfrutta con efficacia il potere della macchina realizza-desideri per intricare la faccenda con realtà parallele che rendono piacevolmente arzigogolato il plot. Chiusa con sorpresina tragico-edipica. Discreto lavoro mainstream del Volkman che osò maggior sperimentalismo con Renaissance (2006).

Titolo originale
the Room
Regista:
Christian Volckman
Durata, fotografia
100', colore
Paese:
Lussemburgo, Francia, Belgio
2019
Scritto da Exxagon nell'anno 2021; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0