Scanners 2 - il Nuovo ordine

Già da un pezzo finito nel dimenticatoio, il primo sequel di uno dei lavori di Cronenberg meno guardati. Più sadico e più action del film del 1981 ma anche del tutto non necessario. terza seata e non oltre.

Primo lungometraggio, anche se direct-to-video, del regista Duguay che, lo stesso anno, realizzerà il terzo episodio della saga nata con Scanner (1981) e, quattro anni dopo, l'interessante Screamers - urla dallo spazio (1995); Cronenberg, regista del primo film, si limitò a intascare i soldi dei diritti ma si disinteressò dei sequel. Scanners 2 riprende quasi pedissequamente molti degli elementi del precedente film: la corporazione malvagia viene sostituita da un capo della polizia che vuole dare vita a un nuovo ordine mondiale in cui gli scanner sono manipolati per le finalità più bieche e, per tenerli al laccio, i superuomini sono resi tossicodipendenti. Non manca quella che fu la scena clou del primo film, solo che, qui, l'esplosione cranica viene riproposta con gran compiacimento più volte. La pellicola risulta essere un buon esempio di lavoro effettistico ma poco riuscita sul piano globale: nessun attore emerge, a parte il cattivo Raoul Trujillo che, con la sua bocca da Steve Tyler e il suo stile recitativo inconsulto, strappa almeno qualche risata. La lotta fra gli scanner diventa routinaria e, paradosso, le morti causate dall'eroe di turno sono molto più sadiche di quelle causate dal cattivo. Vedibile e niente più.

⟡ Riferimenti di gente che ha lavorato al film inseriti nella storia: la scuola veterinaria che frequenta David, ovvero la Sir Rodwick Gibbons Veterinary School, prende il nome dal direttore della fotografia Rodney Gibbons; la centrale del latte Minotti Milk Products prende il marchio da Nicola Minotti, il production accountant, ovvero il commercialista di produzione.