Sotto l'ombra
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Voto:
Esordio alla regia per il britannico-iraniano Anvary e grande entusiasmo per il fatto di visionare un horror proveniente dai paesi arabi, cosa inusuale, che porta la pellicola a varcare l'ingresso del Sundace, dell'Academy (2017) e finire per essere anche consigliata da Schneider come uno dei 1001 film da vedere prima di morire. Eccessivo per qualcosa che somiglia, e per più di un motivo, al di poco precedente Babadook (2014). Tuttavia, è innegabile che la descrizione della vita a Teheran durante la guerra Iran-Iraq (1980-1988) e la trasposizione del disagio ad essa conseguente in un horror con i Djin - demoni della tradizione araba e non persiana! - ha un suo perché. Anche meglio il fatto che il disagio di mamma Shideh (Narges Rashidi) e della piccola, e un po' bolsa, Dorsa (Avin Manshadi) emerga dalla frustrazione della donna impossibilitata a coronare il suo sogno professionale poiché s'era prestata all'attivismo politico. Qualche scena mette paura ma fa molto più spavento la reprimenda che la donna subisce per essere uscita di casa senza il velo, nonché la sua nevrotica voglia di fare ginnastica con i VHS di Jane Fonda mentre la bambina, in casa, sta male. Ritmi non sostenuti fino all'ultimo quarto d'ora; d'altra parte, Sotto l'ombra è più un film drammatico che horror. Comunque, anche io ne consiglio la visione.

Titolo originale
Under the Shadow
Regista:
Babak Anvari
Durata, fotografia
84', colore
Paese:
UK, Giordania, Qatar, Iran
2016
Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0