lo Strangolatore di Boston

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Voto:

Boston è terrorizzata da un killer che stupra e strangola le donne. A John Bottomly (Henry Fonda) viene dato il compito di formare una task force per catturare il colpevole. La polizia brancola nel buio e fa anche uso dell'operato di un sensitivo. Fortuna vuole che un ladro, Albert DeSalvo (Tony Curtis ), venga arrestato e messo in un ospedale psichiatrico. L'uomo soffre di un disturbo dissociativo e non riesce a ricordare cos'ha fatto e a chi.

LA RECE

Crime thriller che ricostruisce la caccia al serial killer Albert DeSalvo attraverso le indagini e le reazioni della società. Tony Curtis in un ruolo di grande risalto professionale ma il film non manca di somministrare buone quote di exploitation, anche se la copertina è quella del film mainstream. Obliquamente attraente.

Basato sugli omicidi dello Strangolatore di Boston che scossero l'opinione pubblica statunitense fra il 1962 e il 1964: furono stuprate e strangolate 13 donne e, intorno al loro collo, venne puntualmente rinvenuto l'oggetto usato per ucciderle. Il regista (l'Assassino di Rillington Piace n.1O, 1970) fa un lavoro tecnico di qualità seppur particolare: piuttosto che concentrare l'attenzione sul killer e sugli omicidi, Fleischer mette in rilievo la reazione sociale ai crimini. Viene fatto un uso creativo dell'immagine, per cui si propone abbondantemente lo split-screen per mostrare diversi punti di vista: quello del killer, quello delle vittime ma anche le reazioni dell'ambiente circostante. Particolare anche l'utilizzo dei flashback che combinano bianco/nero e colore. Nonostante l'eleganza formale, lo Strangolatore di Boston non è esente da exploitation: prima di tutto è chiaro che non si tratta di una seria ricostruzione dei fatti ma di un prodotto mainstream mirato a capitalizzare su fatti di sangue e sulla morbosa attenzione che, da sempre, ricevono le gesta dei serial killer. Il film, infatti, non ricostruisce fedelmente il caso DeSalvo ma lo reinterpreta in chiave più inquietante. La storia vera vuole che, per quei tredici omicidi, fosse arrestato Albert DeSalvo, un soggetto disturbato che si autoaccusò dei crimini nonostante le prove fisiche non confermassero le sue affermazioni; soprattutto, a DeSalvo non fu mai diagnosticato un disturbo dissociativo, come invece si suggerisce nel film. Inoltre, l'uomo non subì alcun processo per quei delitti per i quali non venne mai ufficialmente imputato, anche perché, nel 1973, fu trovato assassinato nell'infermeria del carcere di massima sicurezza di Walpole. DeSalvo era finito in prigione con l'accusa di violenza sessuale e furto ma non per gli omicidi dello Strangolatore. Ulteriori confronti con il DNA richiesti dalla famiglia DeSalvo hanno confermato che, almeno per un delitto, l'uomo non fosse colpevole. Il film di Fleischer, invece, dà tutto per scontato: si fanno dei drammaticissimi primi piani del volto lombrosiano di DeSalvo-Curtis, e si fanno comparire scritte inquietanti ad aumentare il livello di paranoia sociale. Durante il corso della pellicola, si mostra come l'investigazione percorra diverse strade che portano a uno zoo di soggetti scompensati che fanno telefonate oscene, che importunano donne o che arrivano tardi al lavoro per farsi una sveltina con la fidanzata. Quest'ultimo caso sarebbe di poco peso ma, trattandosi di un poliziotto, è come suggerire che nessuno sia davvero al sicuro, se anche chi deve vigilare ha il pallino del sesso. Poi, si tirano una serie di stoccate contro gli omosessuali che vengono equiparati a maniaci. Il film, ad ogni buon conto, riesce a essere exploitation con una certa eleganza o, meglio, lo fa in un modo tale per cui non è facile accorgersi del suo cinismo. In più, furbescamente, la produzione piazza nel ruolo del killer un volto che il pubblico conosceva per spettacoli di tutt'altro tenore. Per Tony Curtis fu il colpo grosso: ottenne una nomination come migliore attore ai Golden Globes e il plauso di critica e pubblico, mettendo in secondo piano quello che doveva essere il cavallo vincente, Henry Fonda, in un ruolo fiacco. Lo Strangolatore di Boston è un film che difficilmente potrebbe conquistare il pubblico più giovane poiché il ritmo e i dialoghi del film tradiscono la sua età; tuttavia, gli amanti dello psycho-thriller potrebbero tentare il recupero di questa pellicola non conosciutissima e non priva di torbide attrattive. Chi voglia approfondire il caso DeSalvo, può anche guardare the Boston Strangler (2006), film per la tivù a basso budget, the Boston Strangler (2008) e lo Strangolatore di Boston (2023) con Keira Knightley.

TRIVIA

Richard Fleischer (1916-2006) dixit: "Quando avevo circa 8 o 9 anni, stavamo facendo una recita scolastica chiamata "Cristoforo Colombo" e io ero il protagonista. L'insegnante ci dirigeva, ci dava istruzioni, come si dice questo e si dice quello. Poi è arrivata una scena in cui tutti dovevano lasciare la stanza, e lei, ovviamente, era al le prese con un problema di palcoscenico. Quando usciva dalla stanza, nessuno poteva voltare le spalle al re, e lei non riusciva a capire. Così ho alzato la mano e ho detto: "Perché non escono all'indietro? E lei ha detto: "Hai sempre qualcosa da dire, vero Dick?!" Ha ferito i miei sentimenti, ma da quel giorno ho capito che volevo dirigere. In seguito sono diventato il capo della Dramatic Society, poi sono andato alla Brown University e, a quel tempo, il mio obiettivo era di diventare psichiatra, ma sono riuscito ad ottenere un lavoro alla RKO come redattore di cinegiornali. [...] Tutto il mio background era comico. [...] Le persone che ho conosciuto meglio mi hanno sempre chiesto di fare una commedia ma non si ricevono molte offerte per fare una commedia o almeno una commedia che ti piace. Inoltre, credo che pensassero che fossi più che altro uno psicologo, che facessi film seri che, in effetti, anche io volevo fare" (filmtalk.org).

⟡ Tony Curtis si ruppe il naso in una scena d'inseguimento.

⟡ Poco prima che si desse inizio alle riprese, sul set arrivò la notizia che il vero DeSalvo era scappato dall'istituto mentale nel quale era detenuto; rimase latitante per 33 ore e poi fu riacchiappato e messo in un carcere di massima sicurezza.

Titolo originale

The Boston Strangler

Regista:

Richard Fleischer

Durata, fotografia

116', colore

Paese:

USA

Anno

1968

Scritto da Exxagon nell'anno 2017 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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