Suor Omicidi

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Voto:

Dopo un'operazione chirurgica, Sorella Gertrude (Anita Ekberg) diventa morfinomane, cosa che la porta a un crollo psicologico; le sta vicino Suor Mathieu (Paola Morra) una giovane consorella appena arrivata in ospedale. Quando alcuni pazienti iniziano a morire, la prima a essere sospettata sarà Gertrude.

LA RECE

Berruti fa un buon lavoro con il nunsploitation: rispetta il necessario exploitation del genere in ballo ma offrendo anche una cura nella confezione che, di solito, non si trova sui set con le suore sadiche e porcone. Giudizio positivo ma il film rimane materiale per pochi.

Blandamente basato su fatti realmente avvenuti in Belgio, Suor omicidi è il secondo e ultimo film di Berruti, più attivo come montatore e sceneggiatore. Non senza difficoltà produttive, e superando gli strali della censura (in UK divenne un video nasties e il Vaticano non la prese meglio), ne uscì un nunsploitation insolito che propina il comune armamentario del genere -lesbismo, nudi, crudeltà - ma in una confezione decisamente più curata e con un plot che si rifà al giallo. Siamo, perciò, di fronte a un mystery erotico di un sadismo non comune, cinico e clinico, che, tuttavia, non si dimentica di una narrazione, elevandosi ben al di sopra del nunsploitation medio. Sfortunatamente, per pressioni censorie, si adoperarono tagli per liquidare alcune scene eccessive - una messa con l'ostia sostituita da una siringa accompagnata dai deliranti dialoghi di Gertrude con Dio - e poi, ancora, si andò a contrarre la durata complessiva del film, scatenando la rabbia del regista che disconobbe ufficialmente Suor omicidi. Cast, comunque, all'altezza della bisogna con la Ekberg che dà il massimo per entrare nella parte, anche se il suo nome valeva più come richiamo che per le qualità recitative. La dolce vita di suor Gertrude si svolge tra rosari e morfina, tra sensi di colpa e selvagge punizioni ai danni dei degenti: a una vecchina viene rotta la dentiera a pestoni. In più, Gertrude e la bella sorella Mathieu dormono in cameretta insieme rigorosamente nude; regola dell'ordine al quale appartengono? A contraltare le azioni di Suor Ekberg abbiamo una Paola Morra di grande calibro fisico che con le suore c'era già stata in Interno di un convento (1978). Da segnalare anche la presenza di Joe Dallesandro (Dr. Roland), regular nei film di Warhol, e di Alida Valli (Madre Superiora). Berruti dirige in modo rigoroso un materiale che altri avevano reso risibile, concedendosi, pare giusto, anche il dovuto exploitation e i sadici omicidi che hanno reso celebre la pellicola. Forse qualche primo e primissimo piano di troppo alla protagonista si poteva evitare ma, d'altronde, Anitona era la punta di diamante della produzione. Bel finale rivelatore, anche se non ci vuole poi molto per intuire cosa si nasconda dietro la faccenda. Musiche di Alessandro Alessandroni che si attiene, come logico, ai toni sacri. Sempre che lo si possa definire un nunsploitation puro, Suor omicidi è uno dei migliori in quel sub-genere e, quindi, da visionare. Voto generoso.

TRIVIA

Giulio Berruti (1937) dixit: "Dopo i problemi con la censura e vari tagli, il film andò nelle sale. A Roma fece il quarto incasso della settimana, poi capitò il disastro. Il distributore e il produttore avevano pensato bene, e senza consultarmi, di lanciare il film con un manifesto dove, a caratteri cubitali, spiccava la scritta: Dagli archivi segreti del Vaticano! Il Vaticano, invitato a nozze, non ci pensò molto a chiedere il sequestro del film. Il sequestro provocò il fallimento del distributore che già navigava in cattive acque e il film non venne più proiettato in Italia" (rapportoconfidenziale.org).

⟡ Il caso di cronaca riferimento del film è quello che vide protagonista suor Godfrida, nata Cecile Bombeek nel 1933, religiosa dell'ordine apostolico di San Giuseppe. Assegnata al reparto geriatrico dell'ospedale pubblico di Wetten (Belgio), la donna venne arrestata nel 1977 in seguito all'osservazione di un elevato tasso di mortalità nel reparto in cui operava e anche al rilevamento di segni di maltrattamenti sadici sui degenti, tra cui cateteri strappati dalle vesciche di pazienti anziani. Fino al 1976, il comportamento di suor Godfrida sembrò essere esemplare, finché i postumi di un intervento chirurgico al cervello la resero dipendente dalla morfina. Altre fonti affermano che fosse già dipendente dalla morfina prima dell'intervento e che l'operazione fosse stata praticata proprio per "curarla" dalla dipendenza. Le indagini rilevarono che, nel giro di un anno, Suor Omicidi avesse rubato ai pazienti una quantità di risparmi che, rivalutati al costo del denaro 2020, ammontava a 130.000 euro, arrivando ad uccidere con un'overdose di insulina i degenti più complessi da gestire la notte. Il numero reale delle morti procurate dalla donna non poté mai essere definito, forse 30, ma bastò la confessione di tre omicidi per portare Cecile Bombeek in carcere.

Regista:

Giulio Berruti

Durata, fotografia

85', colore

Paese:

Italia

Anno

1985

Scritto da Exxagon nell'anno 2012 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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