Ticks - Larve di Sangue

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Voto:

Un gruppo di ragazzi problematici partecipa ad una vacanza nei boschi che dovrebbe insegnare loro la civile convivenza. Le capacità collaborative dei giovani verranno testate quando una massa di zecche anabolizzate li assaliranno.

LA RECE

Impossibile che prima o poi qualcuno non realizzasse un animal horror con le zecche come protagoniste; anzi, direi che ce ne vorrebbero di più. Il lavoro, qui, è modesto, pur con buona dose splatter; però, può funzionare come guilty pleasure di seconda serata.

All'appello degli animali cinematografici che impazziscono e aggrediscono l'uomo, mancavano giusto le zecche, aracnidi obbrobriosi il cui aspetto e il cui comportamento si presta con gran facilità ad essere sfruttato per la produzione di un horror. Alla regia, Tony Randel, il quale, nel 1988, aveva fatto ben sperare con Hellbound: Hellraiser ma che, successivamente, ha languito in produzioni low-budget dimenticabili. Nonostante la trama pretestuosa e delirante, nonché la mancanza di attori, la pellicola garantisce un certo spasso, data la natura bizzarra degli animali utilizzati e un buon tasso splatter che, a grana grossa, compensa la vuotezza del racconto. Il concetto di base è la stranota situazione che vede un gruppo eterogeneo trovarsi in un frangente per cui dovrà compattarsi e imparare l'importante arte della collaborazione e dei buoni sentimenti. A corollario, l'idea, appunto delirante, che per accelerare la crescita di piante di marijuana possa essere fruttuoso utilizzare degli steroidi anabolizzanti e che questi possano anche ingigantire gli insetti. L'idea dello steroide, che qui prende il posto delle radiazioni, tipico mezzuccio del fantahorror anni ‘50, è comprensibile solo alla luce dell'allarme sociale diffusosi in USA negli anni '90 riguardo all'abuso di ormoni fra gli adolescenti, sicché abbiamo una seconda morale positiva: l'abuso di steroidi fa malissimo se siete delle zecche in età adolescenziale (no political pun intended). La pellicola come fiera del ripugnante funziona bene, d'altra parte la zecca ha le sue peculiari doti antiestetiche che facilitano il compito; a questo si aggiunga un finale esplosivo in cui il livello splatter raggiunge picchi notevoli. Il cast di giovani attori funziona male e dà al film un’aura giovanilistica e quasi cartoonesca, benché la scelta sia giustificata dal fatto di trovare interpreti che abbiano la stessa età dei potenziali spettatori. Sfortunatamente, i giovani attori diventano vittime dei coltivatori di marijuana più che delle zecche; oltretutto, alcuni flashback, che mirano a illustrare l'infanzia del protagonista Tyler (Seth Green), hanno poco a che vedere col resto del film. Nel cast due volti noti: Alfonso Ribeiro che fu Carlton del noto serial tv Willy il Principe di Bel-Air (1990-1996), e Clint Howard, fratello inquietante del noto regista Ron, qui nel ruolo di uno sgradevole coltivatore di marijuana. Horror senza pretese ma anche guilty pleasure da seconda serata.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Ticks

Regista:

Tony Randel

Durata, fotografia

85', colore

Paese:

USA

Anno

1993

Scritto da Exxagon nell'anno 2004 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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