la Tigre del sesso
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Voto:
Siberia, 1953. Ilsa (Dyanne Thorne) gestisce un gulag in Siberia e, lì, deve contenere coloro che non sono in linea con il pensiero comunista. Quando Stalin muore, il campo viene abbandonato e i prigionieri uccisi. Yakurin, il prigioniero più tosto, è sopravvissuto e, nel 1977, rincontrerà Ilsa a Montreal, luogo in cui la donna, con i suoi vecchi complici, gestisce un bordello.
LA RECE
Chiusura della famigerata trilogia di Ilsa con Dyanne Thorne nei panni della sadica SS, qui trasferita in un gulag siberiano. Il film mantiene la formula exploitation della serie mescolando scene di tortura, sesso e violenza tipica del grindhouse anni '70. La Thorne possiede ancora una sua quota iconica ma con lo spostamento dell'azione in Canada nella seconda parte, snatura il senso dello show exploitation a vantaggio di una brutta spy story. Molti i delusi.
Ilsa torna a casa, cioè in Canada dove André Link e John Dunning della Cinepix inventarono il personaggio della sadica pettoruta. Specialmente nella prima parte, la Thorne si divide fra orgette con i compagni e uccisioni sommarie più splatter del solito, facendosi aiutare dalle prestazioni di una tigre ingabbiata che, all'uopo, sbrana i malcapitati. Scena culto: la sfida a braccio di ferro con seghe rotanti ai lati. Quando si finì di girare, non solo la Thorne rimase delusa del risultato ma anche i fan della serie trovarono che la seconda parte del film girata in Canada, con toni da spy story, fosse troppo distante dallo stile sleaze degli altri film, tanto che ritennero più riuscito l'apocrifo Greta la donna bestia (1976) di Jesus Franco. Mentre nei precedenti film vi era una sovrabbondanza di nudi femminili e torture sessuali, qui la tortura è soprattutto psicologica poiché riecheggiava il coevo dramma sociale vissuto dal Canada con lo scandalo degli Orfani di Duplessis - leggi sotto -, roba che le crudezze del cinema exploitation sono nulla a confronto. Ironicamente, la Tigre del sesso è l'unico film della serie in cui Ilsa non muore al termine della faccenda, anche se, con questa pellicola, se ne decreta la fine.
TRIVIA
⟡ Il film è stato prodotto da Roger Corman e Ivan Reitman, quest'ultimo, poi, produttore e regista di film di grande successo.
⟡ Lo scandalo degli Orfani di Duplessis avvenne in un arco di tempo che andò dal 1940 al '60. Per ottenere fondi pubblici, il premier Maurice Duplessis, in combutta con la Chiesa Cattolica di Roma che gestiva gli orfanotrofi e gli asili psichiatrici, si inventò un metodo per truffare il governo: centinaia di orfani ricevevano una falsa diagnosi di disturbo mentale e venivano internati. Anni dopo, quando gli istituti erano ormai stati chiusi, gli orfani adulti, quelli che erano sopravvissuti, iniziarono a parlare degli inumani trattamenti ai quali erano stati sottoposti e degli stupri subiti da parte dei preti, delle suore e degli amministratori. I bambini venivano usati come schiavi per lavori vari e come cavie da esperimento per testare farmaci. Ai sopravvissuti, negli anni ’90, venne offerto un risarcimento di circa 15.000 dollari a testa.
Titolo originale
Ilsa, the Tigress of Siberia
Regista:
Jean LaFleur
Durata, fotografia
88', colore
Paese:
Canada
1977
Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
