il Vampiro

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Voto:

Il bravo dottor Lloyd Clayton (George Zucco) ha da poco ucciso il fratello malvagio Elwyn (G. Zucco) ma Zolaee (Dwight Frye) esuma il suo padrone ed Elwyn resuscita come vampiro che prende di mira la bella nipote Gayle (Mary Carlisle).

LA RECE

Come molti film della PRC, questa pellicola appartiene alla categoria "cinema da insonnia", film poi elevatisi involontariamente a culto per i loro (dis) valore. Qui siamo nelle mani del prolifico Newfield e dell'attore George Zucco, mentre il resto del cast arranca tra cliché horror da manuale.

Filmetto della PRC realizzato dal più prolifico regista della storia del cinema, quel Newfield che girò più di 270 film, dall'era del muto al 1951. Sulla qualità di quella catasta di film si potrebbe aprire un dibattito ma non servono troppe parole per inquadrare Dead men walk, il cui titolo farebbe pensare a un proto-zombie-movie, mentre si tratta di una variazione sul tema Jekyll e Hyde con pesanti innesti di vampirismo. Il lavoro di Newfield è, soprattutto, un low-budget girato in pochissimi giorni e cucito addosso alla capacità di Zucco di gestire due ruoli antitetici e trascinare tutto il resto del cast. Zucco, tuttavia, non era un attore di livello tale da poter sopportare l’interezza di un film sulle proprie spalle: sebbene riesca a gestire benissimo il doppio ruolo del malvagio Elwyn e del positivo Lloyd, Zucco non aveva il carisma per poter salvare l’intera pellicola che, a parte lui, vede recitare con impegno solo Dwight Frye in una parte simile a quella di Renfield che lo aveva reso famoso in Dracula (1931). Nei panni della damigella in pericolo, la bella e stanca Mary Carlisle, talmente stanca di ruoli simili che, dopo questo film, chiuderà baracca e burattini a 31 anni per dedicarsi al lavoro della ricca mogliettina dell'attore-produttore James Blakeley. Il film, con un budget ridotto e con un manipolo di attori che fanno quello che possono, si riduce a un minestrone di cliché horror fra magia nera, immortalità legata all'ematofagia, pisoli nella bara durante il giorno, immunità ai proiettili ma non ai crocifissi, Cassandre che sanno tutto ma alle quali non crede nessuno e paesani adirati con forcone alla mano. La fotografia non è male ma la regia di Newfield è troppo statica per trasmettere la drammaticità che la storia ambisce a veicolare. È pur sempre un film del '43 della PRC e, dopotutto, non ci si aspettava nulla di trascendentale. Per chi non riesce a prendere sonno.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Dead Men Walk

Regista:

Sam Newfield

Durata, fotografia

64', b/n

Paese:

USA

Anno

1943

Scritto da Exxagon nell'anno 2014 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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