Zombie 90 - Extreme pestilence

-

Voto:

Un aereo militare che trasporta una sostanza tossica si schianta; un tot di gente si trasforma in zombi scatenati.

LA RECE

Livello tecnico infimo ma splatter oltre i limiti di soglia. Paradigmatico del cinema underground anni '90 girato da giovani di buona volontà, tanta passione ma pochi mezzi e non troppe idee. Non sembra ma inizia ad essere materiale da modernariato, ma solo per i cultori di questo genere di horror.

Dopo il successo underground di Violent shit (1989), Schnaas capisce che dirigere male ultragore deliranti porta notorietà e qualche doblone e, quindi, si lancia in questo nuovo progetto che manca di tutto ma in una cosa non lesina: sangue. La trama è un semplice pretesto per mettere in scena le solite frattaglie tirate, esplose, morsicate ed esposte in primo piano. L’incipit illude lo spettatore con una ripresa di “largo respiro" che mostra un aereo militare in decollo; quindi, seguono immagini di un vero incidente aereo in un bosco, footage che il regista ha recuperato chissà dove. L'impressione di trovarsi davanti a un vero film (peraltro con un plot vagamente fantahorror) finisce qui, il resto è il solito gruppo di amiconi e conoscenti di Schnaas, alcuni imbacuccati da zombi, che si scannano. La recitazione e la regia sono allo zero termico. A livello di splatter, invece, il gorehound può entusiasmarsi: smembramenti, decapitazioni, sbudellamenti e cannibalismo. C'è di tutto ma fatto male, dal momento che la qualità degli effetti speciali è basilare. Schnaas, per soldi o per scelta, è quasi ellittico e pretende che un po’ di bende sporche di sangue vengano interpretate come budella. Per lo stesso motivo, l'uccisione di un bambolotto è da interpretarsi come infanticidio; ne fuoriesce l'immancabile matassa di bende. La politica di Schnaas pare quella di mettere su schermo le idee più ributtanti, al di là della resa filmica. Ma rimane il mistero del perché, dopo il taglio di un seno, è possibile vedere sotto parte dell'intestino. L'anatomia è un'opinione, la priorità è una mattanza ininterrotta. Ok l'inserimento di una vena comica consona a un film in cui il tasso gore e quello tecnico sono così tanto inversamente proporzionali che il risultato finale non può essere preso sul serio. Il doppiaggio inglese di Zombie 90 aggiunge delirio a delirio: voci sbagliate (un maschio doppia una donna), fuori sync e frasi trash: “I wonder if she farted and didn't tell me”. Qualche nudo e qualche stravaganza softcore (una donna tagliata da torace a vagina) fungono da proverbiale ciliegina sulla torta. Se non siete appassionati di ultragore casereccio, Zombie 90 varrà per voi come lo zero dopo la virgola e, per estensione del concetto, potete lasciar perdere tutti i prodotti a marca Schnaas fin qui realizzati.

TRIVIA

Andreas Schnaas (1968) dixit: “Sono appassionato di cinema, soprattutto di film horror e di arti marziali, fin da quando ero bambino. Fin da piccolo ho provato a girare i miei film nel cortile di casa dei miei genitori. Poi, all'età di 18 o 19 anni, abbiamo deciso di diventare "più professionali" e di girare un lungometraggio con una piccola storia e tonnellate di effetti speciali. L'abbiamo chiamato Violent Shit per scherzo.” (Buried.com).

⟡ Nessun dato, per ora.

Fast rating

etichetta di valutazione veloce del sito exxagon per i film giudicati di pessimo livello

Titolo originale

Id.

Regista:

Andreas Schnaas

Durata, fotografia

80', colore

Paese:

Germania

Anno

1990

Scritto da Exxagon nell'anno 2007 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

commercial