la Zona morta

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Voto:

Risvegliatosi dopo un coma di cinque anni, Johnny Smith (Christopher Walken) si accorge di aver acquisito poteri psichici che gli permettono di avvertire accadimenti nefasti, sia che avvengano nel futuro, sia avvenuti. Dopo aver aiutato la polizia a trovare un serial killer ed essersi reso conto di aver perso troppo del suo passato durante il coma, John mette da parte i poteri e decide di passare la vita recluso in casa. Tuttavia, avvertita l'immane catastrofe che scaturirebbe dall'elezione di un politico locale (Martin Sheen), John decide di intervenire a proprio modo.

LA RECE

Discreto adattamento di Stephen King che segna il passaggio del regista al mainstream americano, abbandonando il suo abitudinario body horror per un thriller drammatico con elementi fantastici. Opera poco cronenberghiana, quindi, ma valida, ancorché sofferente per alcuni subplot superflui e un ritmo lento.

Discreto adattamento del romanzo di Stephen King portato sullo schermo dal canadese Cronenberg alla sua prima produzione statunitense che strizza l'occhio al mainstream e mette da parte la sua consueta poetica della mutazione della nuova carne che qui si fa nuova mente. La Zona morta, infatti, a parte una singola sequenza relativa a delle forbici, rientra con difficoltà nel genere horror. Si tratta con più determinazione di un thriller con risvolti drammatici che verranno ripresi anni dopo da Shyamalan con Unbreakable (2000). Johnny è una specie di supereroe suo malgrado, triste e solo a causa della propria natura super-umana e incapace di convivere gloriosamente con i suoi grandi poteri che implicano, come ha insegnato Spider-man (2002), grandi responsabilità. Malinconico e drammatico, John vive male il suo ruolo, tanto da chiedere consiglio all'amico dottore (Herbert Lom) prima di prendere decisioni drastiche. A livello narrativo, il film spiazza con la sua netta divisione fra la vita del protagonista dopo il coma e i fatti che s'innescano con l’entrata in scena del politico Stillson. Così, si passa abbastanza bruscamente da un quasi horror a un thriller fantapolitico. Eppure, il film vale una o più visioni, dal momento che l'interpretazione di Walken è pregevole più qui che altrove e il cast di supporto è solido; molto dolce Brook Adams. La regia misurata e funzionale di Cronenberg racconta una storia tesa con sobrietà rappresentativa. Non si scampano, però, alcuni sub-plot e digressioni che rendono il percorso accidentato, nonché una certa lentezza che non piacerà a coloro che si aspettano dinamismi. Il meno cronenberghiano dei film di Cronenberg è, comunque, un validissimo film, benché io l'abbia sempre avvertito come freddo e poco coinvolgente, ma per alcuni è uno dei suoi migliori.

TRIVIA

David Paul Cronenberg (1943) dixit: “Droghe e creatività non vanno d'accordo per me. Come tutti, negli anni '60, ho fatto un viaggio con gli acidi, un po' di cocaina e hashish, insomma, le cose che facevano tutti. Ma sono passati 30 o 40 anni da quando mi sono preso la briga di farlo. Ho bisogno di chiarezza. Anche non dormire abbastanza è un problema per me, figuriamoci se mi drogo!” (IMDb.com).

⟡ La novella di Stephen King, scritta nel 1979, si basa vagamente sulla vita del sensitivo Peter Hurkos che sosteneva di aver acquisito i suoi poteri mentali dopo aver battuto la testa in seguito a una caduta da una scala. Oltretutto, “La Zona morta” è stato il primo racconto di King ambientato nell’immaginaria cittadina di Castle Rock che poi accoglierà diverse altre storie di King.

⟡ Cronenberg dovette girare due volte la scena in cui John, attraverso la prima premonizione, vede andare a fuoco la cameretta di una bambina, poiché su uno degli scaffali si poteva vedere un pupazzo di E.T. l’extraterrestre; la Universal Pictures, detentrice dei diritti del tenero alieno, minacciò di sporgere denuncia.

⟡ L’attore Christopher Walken ebbe l’idea di assegnare a Cronenberg il compito di sparare a salve e senza preavviso tramite una .357 Magnum, così che l’improvviso rumore causasse a Walken stesso dei genuini soprassalti che avrebbero reso bene in certe scene.

⟡ Il sudore sul volto di Walken osservabile nella scena della camera da letto in fiamme era, in realtà, del ritardante chimico che era stato spruzzato sull’attore per ragioni di sicurezza.

⟡ Prima dell’incidente, John indica ai suoi studenti di leggere “La Leggenda di Sleepy Hollow”. Ironicamente, e diversi anni dopo, Walken sarà il cavaliere senza testa in il Mistero di Sleepy Hollow (1999) di Tim Burton.

⟡ Martin Sheen, nei panni del politico, dice di aver avuto la visione di sé come presidente degli USA, cosa che avverrà per l’attore nella miniserie Kennedy (1983) e in West Wing - Tutti gli uomini del presidente (1999).

⟡ Il gazebo in cui avviene l’omicidio fu costruito espressamente per il film e successivamente donato alla cittadina canadese di Niagara-on-the-Lake; la costruzione esiste ancora ed è una delle location più ambite per i novelli sposi che vogliano farsi fare le foto al matrimonio.

⟡ La madre di Johnny fu interpretata da Jackie Burroughs, attrice di soli quattro anni più vecchia rispetto a Walken.

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Titolo originale

The Dead Zone

Regista:

David Cronenberg

Durata, fotografia

103', colore

Paese:

USA

Anno

1983

Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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