il Mistero di Sleepy Hollow

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Voto:

Ichabod Crane (Johnny Deep), un ispettore di New York dai modi alquanto eccentrici, viene mandato a Sleepy Hollow, luogo tenuto in scacco da uno starno figuro senza testa (Christopher Walken) che cavalca un nero stallone e ha come coerente hobby quello di decapitare i paesani. Ichabod viene ospitato da Baltus Van Tassel (Michael Gambon), nella cui casa soggiorna anche la graziosa figlia Katrina (Christina Ricci) della quale Ichabod presto s'invaghisce. Nel frattempo, si ripetono le incursioni del demoniaco uomo la cui natura mette in crisi la scientificità dell’ispettore.

LA RECE

Burton titalmente a suo agio nel (suo) neo-gotico, a cavallo fra il classico i cromatismi moderni; Depp, lui pure, nei panni di un investigatore proto-forense a metà fra razionalità illuminista e l'irrazionale gotico. C'è chi parla persino di un nuovo sottogenere: il giallo puritano.

Ex disegnatore della Disney, Tim Burton trova in una vecchia produzione a cartoni animati del 1949, tratta dal libro "The Legend of Sleepy Hollow" di Irving Washington, la giusta e affine ispirazione per la produzione di una fiaba nera deliziosamente gotica infarcita dal genio registico di particolari sinistri, sporchi e bizzarri che fanno la gioia degli occhi. Burton, anche grazie alla fotografia di Emmanuel Lubezki, interpreta alla perfezione la lezione gotica secondo la quale tutto il paesaggio partecipa all'inquietudine che scuote i suoi protagonisti; il suo approccio alla luce crea un mondo intagliato fra il bianco spettrale della neve contro il nero corvino degli alberi morti. Via libera, quindi, ai boschi scricchiolanti, alla magia, al paese tetro e all'albero maledetto che è nodoso e intricato come i misteri nascosti nell’animo degli abitanti del piccolo paesino che, come tradizione statunitense vuole, hanno costruito la loro fortuna sul sopruso. Omaggio nostalgico a un cinema sempre meno presente nelle sale, il Mistero di Sleepy Hollow ripesca coerentemente stili e volti che furono e inserisce nel cast il compianto Christopher Lee, Martin Landau in un iniziale cammeo, suggestioni che vanno da Mario Bava ad Antonio Margheriti fino a qualche cosa relativa allo spaghetti giallo nella costruzione delle sequenze di omicidio, fusa all'estetica del gotico americano, generando quello che Kim Newman ha definito, forse ironicamente, il sub-genere del "Giallo puritano". L’intrigante script di Andrew Walker (Seven, 1995) si adatta con agio all’overacting di Depp che, ispirandosi al Withnail impersonato da Richard E. Grant in Shakespeare a colazione (1987), fa le prove generali per quello che sarà il pirata buffone de la Maledizione della prima luna (2003) relegando un po’ a margine la bambolina di porcellana Ricci, però azzeccata nella parte della “damsel in distress”, e un Christopher Walken in effetti sostituibile ma efficace, tanto più che non ha nemmeno una linea di dialogo. Vero, però, che il personaggio di Katrina mostra una cifra interessante: sovvertendo la narrativa stregonesca del gotico classico, la giovane donna, strega femminista, usa la magia bianca come strumento di empowerment. Incapace o, più probabilmente, per nulla desideroso di trovare una sintesi definitiva fra l’orrorifico e il grottesco, Burton conquista con i suoi manierismi o forse tedia con gli stereotipi, nondimeno offre un intrattenimento d'innegabile qualità, perizia tecnica e, soprattutto, innegabile passione per il genere, andando a creare una fascinosa sintesi fra il gotico americano di Washington Irving e l'esuberanza cromatica della Hammer. Tra l’altro, gli occhiali multifunzione usati da Ichabod sono diventati un accessorio per chi ama il look steampunk.

TRIVIA

⟡ Per il film è stato usato un filtro blu davanti alla telecamera. A motivo di ciò, il sangue doveva essere di colore arancione acceso che sarebbe diventato rosso attraverso il filtro. Tuttavia, quando Lady Van Tassel rende il suo racconto, si può vedere che il sangue è del suo colore originale, cioè arancione. 

⟡ Christopher Walken, all’inizio del film la Zona morta (1983), nel ruolo del maestro, legge alla classe "La leggenda di Sleepy Hollow". 

⟡ La cittadina di Sleepy Hollow fu costruita dal nulla in tre mesi, completa di tutto. Alla fine delle riprese fu completamente smantellata. 

⟡ Depp non ha usato controfigura nella scena in cui viene trascinato dalla carrozza, indossava solo un’armatura protettiva sotto i vestiti. 

⟡ Nel film il Club dei 39 (1935), il professore spara ad Hannay nel torace e quest’ultimo sembra morto, tuttavia il proiettile era stato fermato da un libro di preghiere nella tasca interna della giacca. Nel film di Tim Burton accade la stessa cosa ma il proiettile viene fermato da un libro di incantesimi. 

⟡ Lo spaventapasseri nella scena della decapitazione del magistrato Phillips è lo stesso delle immagini di apertura del film Nightmare before Christmas (1993). 

⟡ Il vestito indossato da Christina Ricci nell'ultima scena è lo stesso modello che indossa Michael Keaton in una scena madre di Beetlejuice - spiritello porcello (1988) diretto da Tim Burton. 

⟡ Storicamente, Ichabod Crane esistette davvero e fu un uomo molto brutto. Johnny Depp voleva che questa bruttezza fosse visibile sul suo viso tramite l'uso di protesi ma Tim Burton pensava che la bruttezza di Crane dovesse essere rappresentata piuttosto dal carattere, eccentrico e fastidioso. 

⟡ Johnny Depp adottò Goldeneye, il cavallo che "interpreta" Polvere da sparo, quando venne a sapere che da lì a poco sarebbe stato abbattuto. 

⟡ In questo film appaiono tre Signori Sith dai prequel di Guerre stellari: Ray Park (Darth Maul), Christopher Lee (Darth Tyranus) e Ian McDiarmid (Darth Sidious). 

⟡ Alla fine del film, quando Ichabod spiega quanto sia facile orientarsi a New York City, dice: "Il Bronx è su e Battery è giù"; questa è una frase della canzone “New York, New York” che viene cantata nel film un Giorno a New York (1949).

Titolo originale

Sleepy Hollow

Regista:

Tim Burton

Durata, fotografia

105', colore

Paese:

USA

Anno

1999

Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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