13 Fantasmi

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Voto:

Alle prese con pesanti problemi finanziari, il paleontologo Ciro Zorba (Donald Woods) viene piacevolmente sorpreso dalla notizia dell’eredità ricevuta dallo zio Platone: una villa arredata di tutto punto. Quella casa, però, ospita anche tredici fantasmi che lo zietto parapsicologo ha collezionato da ogni angolo del mondo.

LA RECE

Memorabile per il gimmick dell'Illusion-O, il film si riduce a una commediola horror. In anticipo sui tempi, vengono presentati i poltergeist e qualche altro spunto di interesse ma le trovate extrafilmiche si mangiano il potenziale del film.

Non uno dei migliori film del maestro dei gimmick William Castle ma memorabile per la trovata dell’Illusion-O che altro non era se non una doppia banda di pellicola rossa e blu orizzontale - non si trattava di un occhialino 3D - attraverso la quale vedere determinate sequenze per far risaltare i soggetti orrorifici. Come succedeva anche in Homicidal (1961), lo stesso Castle compare nell’incipit ad introdurre il film (trovata hitchcockiana) e spiega al pubblico come utilizzare gli occhialini in dotazione, specificando che, se si crede nei fantasmi, occorre guardare attraverso la banda rossa. 13 Ghost, quindi, inizia con un piglio non troppo serioso ad introdurre il solito giro sulla giostra della paura che l’imbonitore William Castle appronta nel suo circo. Le trovate extrafilmiche del regista-produttore, che spesso si mangiavano la fetta più grossa del successo ottenuto dai suoi prodotti, in questo caso divorano quasi tutto, dato che, al netto dell’Illusion-O, 13 Fantasmi si riduce ad una commediola orrorifica con il giovane attore Charles Herbert, ai tempi una baby-star, il cui ingaggio implicò, per contratto, l’assegnazione di un ruolo centralissimo che, però, limita il potenziale sinistro del racconto. Alla sequenza di immagini virate in blu con doppia esposizione delle riprese dei vari fantasmi rossi, e a tutta una serie di oggetti svolazzanti per casa appesi a un filo, va ad aggiungersi nel finale la questione venale del tesoro di zio Platone nascosto nella magione, bigliettoni che potrebbero risolvere i guai finanziari della famiglia Zorba ma che allettano parecchio anche l’avvocatino Rush. Film non essenziale ma gli si riconosce, in anticipo sui tempi, la rappresentazione dei fenomeni poltergeist e la presenza di una simpatica e sinistra “Frau Blücher”, qui interpretata da Margaret Hamilton nei panni della stregonesca Elaine Zacharides, la fu Strega dell’Ovest ne il Mago di Oz (1939). Rifatto come i 13 spettri (2001) e anche in una versione hot intitolata 13 Erotic Ghosts (2002) la cui trama merita di essere riportata: un investigatore del paranormale finisce presso le rovine fumanti di una scuola femminile e, grazie ad occhiali speciali, vede fantasmi femminili dalle inclinazioni saffiche. Legit.

TRIVIA

⟡ Gli esterni della casa ereditata dagli Zorba sono quelli della notissima Winchester Mystery House a San Jose (California) che si vocifera essere davvero abitata da spettri. La leggenda di villa Winchester, costruita dalla famiglia che commercializzò il famoso fucile, ha ricevuto tributo filmico con l’horror la Vedova Winchester (2018).

⟡ L’idea di un letto “stritolatore” deriva dal breve racconto "A Terribly Strange Bed" di Wilkie.

Titolo originale

13 Ghosts

Regista:

William Castle

Durata, fotografia

85', b/n

Paese:

USA

Anno

1960

Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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