i 13 Spettri

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Voto:

Recupero operata dalla Dark Castle Entertainment dei lavori di William Castle, qui relativamente a 13 fantasmi (1960) e, prima, con il Mistero della casa sulla collina (1999) ispirato a la Casa dei fantasmi (1959). Del lavoro del maestro del gimmick viene obliterato quasi tutto; resta l’uso di occhialini speciali per vedere i fantasmi in un modo simile a quanto mostrato nel film del ’60. In fin dei conti, però, anche nel lavoro di Beck si ritrova la leggerezza dell’impostazione di Castle. L’aggiornamento moderno prevede che la magione ereditata da Arthur Kriticos (Tony Shalhoub) da parte dello zio Cyrus (F. Murray Abraham) - nome di colui che aveva ereditato nel film di Castle - non sia più una vecchia villa scricchiolante ma una modernissima trappola di cristallo, memore di Cube - il Cubo (1997), abitata da spettri realizzati tramite effettistica di buon livello. Il problema principale è l'assenza totale di atmosfera: dove Castle creava suspense con mezzi limitati, Beck bombarda lo spettatore con violenza gratuita e jump scare telegrafati. Insomma, rutilante e moderna, la fiera dei mostri di Thir13en Ghosts si mangia tuttavia sia la storia, sia i dialoghi, sia il modo di scrivere i personaggi che risultano macchiette. Tutto già visto, tutto già sentito, nessun vero brivido: ci si scopre interessati solamente quando vengono elencati i vari tipi di fantasma e si guarda il loro aspetto: si tratta di creature grottesche, ognuna con una sua "origin story" che dovrebbe suonare sinistra e che viene, però, solo accennata. Un tempo era uno di quegli horror perfetti per una Blockbuster night ma, ormai, è pure fallito il mega-noleggiatore, quindi...


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Titolo originale

Thir13en Ghosts

Regista:

Steve Beck

Durata, fotografia

91', colore

Paese:

USA, Canada

Anno

2001

Scritto da Exxagon nell'anno 2004; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0