ATTACK THE BLOCK - Invasione Aliena
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Voto:
Mentre torna di notte nel quartiere popolare a Sud di Londra in cui risiede, Samantha Adams (Jodie Whittaker) viene rapinata da un gruppo di teppistelli capitanati da Moses (John Boyega): il furto viene interrotto da un meteorite che impatta su un'auto. Da esso esce una creatura che la gang riesce a uccidere. Dal cielo cadranno altre creature ben più grosse e pericolose che i ragazzi e Samantha dovranno affrontare con le poche armi a disposizione.
LA RECE
Film di buonissimo intrattenimento, marcatamente action ma anche capace di lasciare sul percorso qualche utile riflessione sociologica. E poi, ok, ci sono gli alieni cattivi.
Fantahorror dalle marcate componenti action, semplice ma anche di buon intrattenimento, realizzato da un comico inglese poi gravitato intorno ad Edgar Wright (l'Alba dei morti dementi, 2004) con il quale ha scritto la sceneggiatura de le Avventure di Tintin (2011) per Spielberg. Pare che l’idea di questo film sia emersa dopo essere stato rapinato da cinque ragazzi che, a suo dire, sembravano spaventati tanto quanto lui. La forza del film, infatti, non sta nell'aspetto degli alieni o in qualche effetto speciale a loro correlato, piuttosto è legata alle dinamiche fra i giovani protagonisti e il loro modo di reagire alla minaccia extraterrestre; insomma, una sorta di Goonies (1985) delle case popolari inglesi ibridato con Signs (2002). Forse proprio per questa sua proletaria simpatia, Attack the block ottene fin da subito un grosso riscontro nelle sale. Il film, non a bassissimo budget, opta, comunque, per contenere le spese effettistiche realizzando alieni molto semplici (costumi indossati da attori) e qualche animatrone; un modo poco tecnologico di fare cinema che consente di spostare l'attenzione sulla storia e sull'interpretazione dei protagonisti. Si perde nella versione italiana lo slang che i giovani usano per comunicare fra loro ma rimane sia la scelta di armi improvvisate per combattere (katana, mazze da baseball, pistole ad acqua) sia la scorza di ragazzi cresciuti in mezzo a mille difficoltà, quindi resistenti alle eso-minacce e compatti come una famiglia, sicuramente più resistenti delle famiglie che li hanno cresciuti. Come in Dal tramonto all'alba (1996), i protagonisti vengono presentati in un'accezione negativa per poi trasformarsi in eroi e riconquistarsi la simpatia dello spettatore. La polizia, invece, rimane inquadrata come un'istituzione aliena che non solo non è di nessun aiuto rispetto al pericolo extraterrestre ma arresta anche le persone sbagliate. Si distingue il capobanda, interpretato con fiera durezza da Boyega, i cui silenzi sono interrotti dal continuo vociare degli altri membri del gruppo nei cui discorsi si riflette la cultura popolare giovanile di quegli anni. Senza pontificare sociologie d’accatto, Attack the block lascia che sia lo spettatore a limitarsi alla dimensione action oppure a cogliere, fra strade e palazzoni, la difficoltà di con-vivere in roccaforti gestite da malavitosi e perimetrate dalle forze dell'ordine. Anche non cogliendo le eventuali riflessioni, la pellicola diverte e propone un ritmo teso dall'inizio alla fine, con sangue, non troppo, e qualche innocuo momento di paura. Il finale è meno conciliante di quanto avrebbero probabilmente proposto i cugini americani per una pellicola del genere. Nel complesso divertente (Nick Frost è qui apposta) e valido come action horror fantascientifico, esattamente in quest'ordine.
TRIVIA
Joseph “Joe” Murray Cornish (1968) dixit “Alcuni blockbuster ti vengono incontro con un'enorme campagna di marketing ed è come se dovessi per forza vedere questo film entro il fine settimana, altrimenti finirai culturalmente in bancarotta e non potrai conversare con i tuoi amici” (IMDb.com).
⟡ I ragazzi, parlando degli alieni, fanno riferimento a creature inventate da menti britanniche: Dobby della serie di Harry Potter, Gollum di Tolkien e poi i Gremlins. Questi ultimi sono stati resi famosi dal film USA di Joe Dante ma nascono dalla fantasia dei piloti della RAF nella Seconda Guerra Mondiale e popolarizzati dal primo romanzo di Roald Dahl.
⟡ Il bozzolo alieno che si vede impattare al suolo è attualmente conservato dal regista nel suo giardino di casa.
⟡ Le strade del quartiere hanno nomi che fanno riferimento ad autori britannici di fantascienza.
⟡ La maggior parte dei giovani interpreti ha ottenuto la parte tramite un concorso bandito nelle scuole e un'audizione tenutasi online.
⟡ Il regista ha fatto una ricerca accurata sullo slang usato nel South London in modo da rendere realistici i dialoghi, cosa che si perde nella versione italiana.
⟡ Il regista scrisse il personaggio di Joe Corbis basandosi su se stesso per com’era a 20 anni.
Titolo originale
Id.
Regista:
Joe Cornish
Durata, fotografia
88', colore
Paese:
UK, Francia
2011
Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
