BAISE-MOI - Scopami

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Voto:

Due ragazze di vita: Nadine (Karen Lancaume) e Manu (Raffaëla Anderson). La prima viene violentata da brutti ceffi e poi uccide il fratello, l'altra fa fuori la propria amante con la quale convive. Casualmente, le due ragazze si incontrano e decidono di fuggire dal proprio incubo personale per piombare in uno peggiore fatto di sesso, violenza e morte.

LA RECE

Resta da capire se Baise-moi sia una piccola arma di guerriglia cinematografica, coraggiosa e ricca di suggestioni femministe, oppure un furbetto exploitation che ha saputo, a suo tempo, far parlare di sé.

Film programmaticamente scandalo, con intellettuali tipo Godard che inneggiavano alla libertà di espressione e il Consiglio di Stato francese che ne obbligò la circolazione nel solo circuito a luci rosse. La brutta pubblicità è pur sempre pubblicità. Quindi, nessuno se la prenderà troppo se io, e non sono il solo, rimango abbastanza perplesso non tanto per l’operazione commerciale, quanto per la qualità del film in sé. Da un lato, moderatamente pregevole il tentativo delle due registe di far uscire il porno dal ghetto in cui si trova e in cui, peraltro, sguazza gioioso. Interessante anche una certa ruvidezza della storia in sentore di cinema beur (l’Odio, 1995) e polar (i Fiumi di porpora, 2000). È poi, di certo, inusuale, quindi piacevolmente originale, vedere una storia di donne maledette che non sia la solita filastrocca agrodolce come fu il pur pregevole Thelma and Louise (1991). D'altro canto, risulta indigesta la sciatteria generale con ambizioni avanguardistiche, gli attori dell’hard forzati a fare una cosa che non sono in grado di fare, cioè recitare, e, non ultimo, il desiderio di vendersi come porno d’autore o film “non plus ultra” quando, in realtà, Baise-moi, con mezzi e modi abusati dal cinema exploitation, offre uno shock buono per sturbare giusto quelli che si possono eccitare con l’erotismo di 50 sfumature di grigio (2015). Au-toriale magari sì, perché Baise-moi, più che cinema di rottura, suona come un personalissimo urlo di dolore della Despentes, ex donna di vita ora anarco-femminista, erotizzato dalla Coralie regista di porno. Persi fra situazioni brutali e dialoghi spesso futili, qualche interessante spunto di riflessione sulla violenza sessuale: "Io non lascio niente di prezioso nella mia fica" non solo lascia intendere che alla donna in questione nulla di prezioso possa essere portato via con lo stupro ma che questo meccanismo psicologico possa fungere da difesa per molte donne abusate o anche per alcune prostitute. Resta da capire se Baise-moi sia una piccola arma di guerriglia cinematografica, coraggiosa e ricco di suggestioni femministe, oppure un furbetto exploitation che, a suo tempo, ha saputo come far parlare di sé. Le anime candide, quelle pochissime che oseranno la visione di un film ormai finito sul fondo del cassetto, ricordino che esso mostra scene ostiche, violenza sessuale, sesso esplicito e anaffettivo, ma soprattutto tenga presente che un’anima candida che guarda un film come Baise-moi rappresenta, già di per sé, un plot più intrigante di quanto Baise-moi abbia da raccontare.

TRIVIA

Coralie Trinh Thi (1976) dixit: “La prima parte del film, con la scena dello stupro fa parte della Francia di tutti i giorni. Dopodiché, il film diventa molto più simile a un cartone animato, a un fumetto. È una fantasia, una fantasia piuttosto gioiosa. C'è una sorta di ironia nelle scene di morte coreografiche. Alla fine è stato molto meglio produrlo a basso costo, con un'estetica trash. Riuscite a immaginare di provare a fare un film del genere con lo stile delle produzioni hollywoodiane? Non solo sarebbe stato inopportuno ma ci sarebbe voluta un'eternità" (theguardian.com). 
 
⟡ Virginie Despentes (1969) dixit: “È più facile essere femminista quando sei lesbica. Non hai paura di dire certe cose o di offendere la persona con cui vivi perché sei troppo radicale e la tua vita non è in contraddizione con le tue idee” (ibidem).

⟡ Il film che Nadine sta vedendo mentre è col suo "cliente" è Seul contre tous (1998) di Gaspar Noé. 

⟡ In Canada, il film uscì prima che l'Ontario Review Board potesse dire la sua, così fu ritirato dalle sale perché pornografico. Quindi, dopo essersi beccato il rating come film hard, fu ritirato di nuovo perché troppo violento. Alla fine, nel 2001 se l'è cavata con il rating 18A. 

⟡ In Australia, Irlanda e Nuova Zelanda, questo film è bandito (dato 2005). 

⟡ Il film è tratto da un romanzo della Despentes. 

⟡ Karen Lancaume, dopo la carriera nell’hard iniziata nel 1996 e conclusa nel 2002, verrà trovata morta nell’appartamento del suo compagno a Parigi il 28 febbraio 2005; si è suicidata tramite un’overdose di psicofarmaci. Karen aveva 32 anni.

Titolo originale

Baise-Moi

Regista:

Virginie Despentes, Coralie Trinh Thi

Durata, fotografia

77', colore

Paese:

Francia

Anno

2000

Scritto da Exxagon nell'anno 2005 + aggiornamenti; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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