Bed time

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Voto:

Cesar (Luis Tosar) è il portiere di un signorile condominio cittadino, e trascina la sua infelice vita fra le incombenze quotidiane e l'osservazione dell'umanità che entra ed esce dallo stabile. Profondamente scontento, Cesar inizia a spiare la felicità degli altri e a macchinare per iniettare dolore nella vita altrui, a partire da quella della bella Clara (Marta Etura).

LA RECE

La Schadenfreude, la felicità per la sventura altrui, trova la sua massima rappresentazione in una location polanskiana che raccoglie diversi personaggi rappresentati con gusto ironico e tenendo conto che il Male si relaziona con il Male.

Dopo una serie di horror che hanno ricevuto un buon responso da parte degli appassionati, Balaguerò si cimenta con un thriller sulla malvagità umana distante dai più tranquillizzanti lidi dell'horror fantasy disconnesso da ogni possibile implicazione reale. In Bed time, la rappresentazione della Schadenfreude, la felicità per la sventura altrui, trova la sua massima rappresentazione in una location polanskiana, uno stabile che raccoglie diversi personaggi rappresentati non senza gusto ironico e non senza tenere conto che il Male si relaziona con il Male e che contamina il Bene, che poi altro non sarebbe se non una vita normale ma troppo luminosa agli occhi di chi vive al buio. Niente mostri cannibali né riprese traballanti alla [REC] (2007) ma una placida regia che vede come protagonista il mostro umano Cesar, interpretato con capacità da Tosar (Aftermath, 1994), servizievole portiere di giorno, seviziante figuro la notte, in relazione sincera solo con l'altro grande personaggio negativo del film, un’infida bambina, un giglio nero anch'ella dai due volti e, il più vero, rivolto al Male. E non che i due siano gli unici sui quali si possa eccepire. Rimane interessante la riflessione secondo la quale l'infelicità e il disagio psicologico siano culla della malvagità, riflessione tuttavia lasciata all'intuito dello spettatore che potrebbe saziarsi del semplice gioco di stalkeraggio del protagonista nei confronti della bella Etura che, per buona parte del film, si aggira provvidenzialmente in slip. Il gruppo degli attori rende bene in questo horror da camera ma la ripetitività delle situazioni taglia le gambe alla cattiveria delle intenzioni, benché il tono pacato del racconto eviti grossolani strafalcioni. Tuttavia, anche in questa quiete, Balaguerò perde un po' le redini del racconto che mostra delle derive difficili da accettare sul piano reale, e questo non è ottimale per un film che dovrebbe spaventare proprio per la sua aderenza alla verosimi-glianza. Colpo di grazia della distribuzione italiana che, per attirare gente al cinema, usa l'inglese per il titolo quando sarebbe bastato tradurre “Mentre dormi”.

TRIVIA

Jaume Balaguerò Bernat (1968) dixit: “I film horror si inseriscono molto bene in periodi di crisi, in quanto permettono alle persone di rapportarsi con qualcosa di peggiore e più drammatico; una forma di sollievo con cui il genere horror ha sempre e storicamente giocato” (my-movies.it).

⟡ Notare che nel precedente film di Balaguerò [REC] (2007) la trasmissione televisiva per la quale lavora la troupe che segue nel dramma i pompieri ha come titolo "Mientras usted duerme", in pratica il titolo originale di questo film del 2011.

Titolo originale

Mientras Duermes

Regista:

Jaume Balagueró

Durata, fotografia

102', colore

Paese:

Spagna

Anno

2011

Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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