Birdemic: Shock and Terror

Voto:

Rod (Alan Bagh), rappresentante di software ad Half Moon Bay, incontra la bella Nathalie (Whitney Moore). I due s'innamorano. Al risveglio, dopo la prima notte di sesso, trovano la città invasa da volatili pazzi e aggressivi.

LA RECE

Bruttura filmica divenuta culto (temporaneo) proprio per l'eccesso dell'imperizia del suo creatore. Un vero Z-movie.

Orrore infinito, quindi delizia per i cultori del trash. L'operazione è di così infimo livello che il film è già stato eletto come una delle peggiori pellicole del primo decennio del XXI secolo. Le risate fra gli appassionati si sono levate così fragorose che, (in)coerentemente, Birdemic ha anche avuto una distribuzione su Blu-ray. Ma chi comprerebbe un tale film? E, soprattutto, a che serve l'alta definizione per un horror con effetti speciali realizzati con l'Amiga? La storia produttiva trasuda eroismo e disagio. Nguyen, nato in Vietnam ma volato in USA a nove anni, lavora, al pari del protagonista del suo film, come rappresentante di software, e, nel 1998, fonda la casa di produzione cinematografica Moviehead col sogno di girare un film. Nel 2003, egli realizza Julie and Jack, un film romantico il cui plot riguarda un venditore di software in cerca d'amore: autobiografico nonché simile alla prima parte di Birdemic. Poi è il tempo di Replica (2005), fantascientifico mai distribuito con grande soddisfazione degli appassionati di quel genere cinematografico. Quindi, è il momento di Birdemic che vorrebbe fondere le ansie ecologiste di una Scomoda verità (2006) al classico di Hitchcock gli Uccelli (1963). Nguyen ci mette quattro anni a confezionare il tutto, convincendo alcune persone, non si capisce come, a comparire come "attori" in questo tripudio del brutto. Conclusa l'operazione, l’ardimentoso si presenta al Sundance Film Festival del 2009 chiedendo che il suo film venga ammesso alla manifestazione. Ipotesi folle. L'auspicato non avviene e, quindi, Nguyen decide di attaccare al suo van dei festoni, del sangue finto e dei finti volatili; gira così per Park City, dove si tiene il Sundance, pubblicizzando la sua creatura finché la Severin Films non s'incuriosisce e non distribuisce la pellicola. Da quel dì, per il regista Nguyen, da alcuni definito il novello Ed Wood Jr. (Plan 9 from outer space, 1958), è stato un successone al punto che, nel 2013, si realizza un seguito. Birdemic è un film francamente risibile non solo per la palese imperizia con il quale è stato realizzato (audio ambientale non ripulito, recitazione rozza, dialoghi abborracciati, montaggio grezzo per non parlare dell’effettistica) ma è caratterizzato da un bigottismo strisciante che non si vedeva più nell'horror dagli anni '60. Se gli uccelli hitchcockiani attaccavano la città portuale dopo l'arrivo di una colpevole Tippi Hedren, in Birdemic la presenza degli uccelli si palesa subito dopo che i due protagonisti hanno fatto l'amore, quindi la colpa, in questo caso, parrebbe connessa alla sessualità. Questa scarsa confidenza verso il sesso si presenta in Birdemic anche nelle scene di effusioni, ovvero castigatissime sequenze in cui lei sta a letto con il suo uomo indossando un costume da bagno a due pezzi senza togliersi mai il reggiseno, questo perché Nguyen non voleva che gli attori facessero in qualche modo sesso. Le urgenze puritane del regista vengono nascoste dalle ansie ecologiste, anche quelle, di fatto, uno schiaffo morale. Nguyen, piuttosto, avrebbe dovuto prestare attenzione a trovare un soggetto più adatto alle sue capacità tecniche invece di andarsi a impantanare col digitale e con l'animal-horror che, già di per sé, ha dato vita a troppi scarsi esempi cinematografici. Anche gli attori sono assai questionabili: si distingue Whitney Moore, non per le doti recitative bensì per il sorriso solare. Il protagonista Alan Bagh, invece, sembra tonto. Birdemic ha, comunque, un potenziale didattico: va visto per capire come non realizzare un film. Resistere alla tentazione del fast forward è, però, molto dura per un film pessimo in cui tutto succede dalla metà in poi e che diventa progressivamente più scarso con lo scorrere dei minuti. Per capitalizzare sul culto trash di cui gode il primo film, nasce, a budget migliore, Birdemic 2: the resurrection (2013), tuttavia non si può fare volontariamente male ciò che era nato involontariamente brutto, benché Nguyen si riconfermi come incredibilmente non dotato. Pessima la scrittura, mentre gli effetti speciali sono migliori. Si ha sempre l’impressione che vi siano elementi autobiografici nel film e che Nguyen non abbia superato le sue fisime sul sesso.

TRIVIA

James Nguyen (1966) dixit: “Sono diventato regista per caso nel 2001 dopo aver lanciato una startup chiamata Moviehead.com, cioè un cinema online nel 1999. Nel 2001 ho realizzato il mio primo film intitolato Julie and Jack […] un moderno Romeo e Giulietta. All'inizio mi piaceva guardare film romantici. […] Ma il romanticismo non basta. Non mi interessano solo i film per ragazze. Ci deve essere anche un po' di mistero, di suspense e thriller. […] Se vuoi realizzare il tuo film, sii sincero. Cerca di raccogliere i soldi dagli investitori. Ma se non riesci a raccogliere i soldi, allora cavatela con quello che hai, come ho fatto io con Birdemic” (soldie-rofcinema.blogspot.com).

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Id.

Regista:

James Nguyen

Durata, fotografia

95', colore

Paese:

USA

Anno

2008

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

commercial