Chi giace nella mia bara?

Voto:

Edith Phillips (Bette Davis), barista squattrinata che ha come unico punto di gioia la relazione con il sergente di polizia Jim Hobbson (Karl Malden), decide di uccide la cinica sorella gemella Margaret (Bette Davis) poiché non solo le ha rubato l’uomo che amava ma le aveva raccontato che ciò sarebbe avvenuto per la nascita di un figlio, storia del tutto inventata. Sostituitasi magistralmente alla sorella e fatta passare quest’ultima come lei medesima morta per suicidio, Edith vedrà spuntare l’amante di Margharet, Tony (Peter Lawford) e anche affiorare una terribile verità.


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LA RECE

Film che trasforma il dispositivo del doppio in una riflessione sulla condizione femminile, sostenuta da una regia e fotografia matura e da una performance magistrale di Bette Davis. Da recuperare.

Altro cavallo di razza della scuderia “geriatric horror” dopo Che fine ha fatto Baby Jane (1962) e ancora una strepitosa Bette Davis, qui nel doppio ruolo della gemella, soggetto in anticipo rispetto a consimili di livello quali Persona (1966) di Bergman ma anche un po’ Mulholland Drive (2001). In effetti, non era la prima volta che la Davis vestiva i panni di due gemelle (l'Anima e il volto, 1946) e non era nemmeno la prima volta che il racconto di Rian James da cui è tratta la storia veniva ridotto cinematograficamente; la prima fu in Messico con Vita rubata (la Otra, 1946) con Dolores del Rio, considerata da Marlene Dietrich, che di femmine ne sapeva, “la più bella donna di Hollywood”. Dead Ringer, traducibile letteralmente come “sosia, coppia perfetta”, rappresenta un affascinante caso di studio circa l'evoluzione del woman's film degli anni '40 verso ansie esistenziali che diverranno centrali nei decenni successivi e fino ad oggi. Ad analizzare bene le due protagonista del film, l’antipatica Margaret e la dimessa Edith, sembra di trovarsi di fronte all’espressione di due diverse fenomenologie del narcisismo, “inconsapevole” quello della prima, “covert o ipervigile” quello della seconda. È evidente che Margaret sia arrogante nel suo modo di incedere nella vita, rapace e manipolativa al punto di sottrarre un amore alla sorella, mentendole spudoratamente; per non parlare della vita che condurrà poi, una volta sposato il ricco DeLorca. D’altra parte, Edith non riesce ad accettare la propria vita, beve per sopportare il fallimento e non valuta a dovere l’amore che il buon sergente Hobbson può offrirgli; ella, quindi, giunge ad un omicidio che è, in sostanza, un suicidio simbolico: uccidendo Margaret, Edith oblitera la parte di sé che considera "fallimentare", condannandosi a vivere una vita che non le appartiene. Molto indicativo il breve momento in cui l’orologio, simbolo di ciò che di buono c’era nella vita di Edith, viene “ceduto” al cadavere per poi essere riconsegnato alla nuova-Edith che cercherà di disfarsene velocemente. Interessante, inoltre, il gioco dei generi. Dead ringer è un film di donne, due, la lavoratrice Edith e la donna oggetto Margaret, entrambe a vivere in un mondo di uomini di questionabile qualità; l’amato DeLorca doveva essere più ricco che sveglio per prendersi una cantonata come Margaret; Tony è un approfittatore; il sergente Jim è più scioccato che efficace; il maggiordomo è uno spettatore consapevole, ma spettatore. Se il cinema è stato da sempre dominato dal “male gaze”, dallo sguardo maschile sulla donna, il film opera una sottile sovversione di questo paradigma: qui è lo sguardo femminile a dominare la narrazione, con Edith che osserva, studia e infine fagocita la sorella per sostituirla, in cerca di una propria redenzione esistenziale (anche dall’amore), pur attraverso mezzi estremi. Come analizzato da Betty Friedan ne "La mistica della femminilità" (1963, quindi pubblicato nello stesso anno del film), molte donne americane vivevano una profonda insoddisfazione esistenziale, intrappolate tra le aspettative sociali e i propri desideri di autorealizzazione; c’era, perciò, il “problema inespresso” che rendeva infelici, depresse e predisposte all'abuso di alcol e psicofarmaci. Edith Phillips incarna perfettamente questa condizione: la sua violenza è l'esplosione di una frustrazione sociale sistematicamente repressa. L’agency femminile di Edith si esprimerà al massimo grado tramite la decisione di mantenere, fino alle estreme conseguenze, l’identità di Margaret, negando di essere Edith di fronte all’ex amante Jim e accettando, così, il peggio. Chi giace nella mia bara è un'opera affascinante per la sua capacità di utilizzare i codici del melodramma classico per esplorare territori psicologici inusuali, con anche un’interessante fotografia chiaroscurale di Ernest Haller (già direttore della fotografia in Che fine ha fatto Baby Jane e, tanto per dire, di Via col vento, 1939) che filtra tutto attraverso la sensibilità noir americana. Più thriller che horror, Dead ringer merita il recupero delle nuove leve di appassionati anche per farsi un’idea del livello recitativo di Bette Davis, una delle migliori attrici della storia, qui in una performance psicologicamente complessa.

TRIVIA

Ruth Elizabeth “Bette” Davis (1908-1989) dixit: “I deboli sono i più infidi di tutti. Si avventano sui forti e li prosciugano. Sono senza fondo. Sono insaziabili. Sono sempre assetati e sempre amareggiati. Sono la preoccupazione di tutti e, come vampiri, succhiano il nostro sangue vitale” (IMDb.com).

⟡ Il cagnolone che si vede nel film era di proprietà di Monika Henreid, la figlia del regista e, nel film, nei panni della graziosa cameriera Janette. D'altra parte, era comodo avere come attrice anche la padrone del cane sul set, così che lei potesse guidarlo nelle scene.

⟡ Per girare questo film, Bette Davis rifiutò un ruolo in I 4 del Texas (1963).

⟡ L'auto di Tony è un'Alfa Romeo Giulietta Spider del 1959.

⟡ Bette Davis fuma 16 sigarette nel corso del film.

⟡ Mentre il personaggio del sergente di polizia interpretato da Karl Malden lascia la sua scrivania, chiede a un collega di nome "Sekulovich" di lanciargli il cappello. "Sekulovich" è il cognome di nascita di Malden.

⟡ Questo fu l'ultimo film di Jean Hagen, qui nei panni di Dede Marshall, prima della sua morte, avvenuta il 29 agosto 1977 all'età di 54 anni a causa del cancro alla gola.

⟡ La sceneggiatura originale fu scritta nel 1944 e rimase negli scaffali della Warner Brothers fino al 1963.

⟡ Per Bette Davis, questo film segnò un ricongiungimento non solo con Paul Henreid, ma anche con George Chandler; entrambi erano attori sotto contratto alla Warner negli anni '30. Questo fu il loro primo film insieme dal tempo de la Donna della prima pagina, realizzato 29 anni prima. Oltretutto, questa era la terza volta che il regista Paul Henreid lavorava con Bette Davis. Recitò in altri due film al suo fianco: Perdutamente tua (1942) e Il prezzo dell'inganno (1946).

⟡ Il gruppo jazz che vediamo all'Edie's Bar era composto dall'organista elettronica Perry Blackwell e dal batterista Kenny Dennis, entrambi musicisti affermati, ma non accreditati nel film. Blackwell può essere vista come cantante lounge al pianoforte nella commedia romantica del 1959 Il cuscino parla, con Doris Day e Rock Hudson.

⟡ Edith indica come ubicazione del suo cocktail lounge Figueroa e Temple. Si tratta di un vero incrocio appena a nord del centro di Los Angeles. Attualmente è circondato da grandi edifici comunali, un moderno complesso residenziale e uno svincolo tra due importanti autostrade.

⟡ L'auto di Margaret è una Bentley S1 del 1955. Era l'unica prodotta con guida a sinistra ed era di proprietà dello stesso Jack Warner, nientemeno che uno dei fratelli Warner.

⟡ Quando Edith viene accompagnata al suo bar dall'autista George, sullo sfondo si vede un edificio in costruzione. È la sede centrale del Dipartimento dell'Acqua e dell'Energia di Los Angeles, completato nel maggio del 1965.

⟡ I 50.000 dollari che Frank DeLorca ha lasciato a Edith, oggi (2025) varrebbero 525.270 dollari.

⟡ Il film ha utilizzato gli interni del piano principale e alcuni esterni minori della famosa Greystone Mansion di Beverly Hills. Le riprese sono avvenute subito dopo quelle di Pazzi, pupe e pillole di Jerry Lewis.

⟡ Bette Davis aveva 55 anni quando interpretò questo ruolo. Dolores Del Rio ne aveva 42 quando interpretò lo stesso ruolo nel film messicano Vita rubata (1946).

⟡ Olivia de Havilland, che apparve in cinque film con Bette Davis, interpretò due gemelle, una buona e una cattiva, in lo Specchio oscuro (1946).

⟡ L'appartamento di Edith, sopra il bar e quindi facente parte dello stesso palazzo, risulta nettamente più corto del bar sottostante.

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Titolo originale

Dead ringer

Regista:

Paul Henreid

Durata, fotografia

116', b/n

Paese:

USA

Anno

1963

Scritto da Exxagon nel settembre 2025 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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