Children of the corn - Revelation
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Voto:
Il sesto sequel nel franchise di Grano Rosso Sangue (1984) rifiuta il bucolico per darsi a una ghost-story che ha più di un rimando all'iconografia J-horror; idealmente, meno sangue e più paura. Idealmente. Personaggi bizzarri: la protagonista è una cittadina che pare non avere una vita privata; al poliziotto importa poco dei fantasmi e vuole solo portarsi a letto Jamie; la vicina di casa è simpatica ma ha due tette così, quindi dovrà morire; la triade di personaggi accessori è composta da uno strafattone, un paranoico militarista e un veterano arteriosclerotico sulla carrozzella. Le tre età dell'uomo? La Rivelazione la faccio io: quando si fa un film in cui il punto centrale sono dei bambini e, con i volti di questi, si mira a stimolare paura, allora è il caso di scritturare pargoli che abbiano un volto quantomeno inquietante; non basta prendere dei giovani faccia-da-sberle e dir loro di inclinare la testa e fare uno sguardo torvo. In qualche modo, è anche utile che sappiano recitare. Michael Ironside, poi, per integrare la pensione, si presta a comparire in questo pasticcio, e pure in un ruolo marginale. Film senza il quale è possibile vivere benone. Seguirà Children of the corn: genesis (2011).

Titolo originale
Id.
Regista:
Guy Magar
Durata, fotografia
82', colore
Paese:
USA
2001
Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0