il Cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante

Voto:

Il boss Albert Spica (Michael Gambon) è un arricchito coatto che si trascina sempre dietro la propria corte di malavitosi e la moglie Georgina (Helen Mirren) nel ristorante Le Hollandais di sua proprietà. Georgina intreccia una relazione amorosa con l'intellettuale Michael (Alan Howard); i due vengono aiutati a tenere nascosta la loro relazione dal cuoco francese Richard (Richard Bohringer). Spica scoprirà la tresca ed eliminerà il rivale ma Georgina gliela farà pagare in un modo assai particolare.

LA RECE

Pellicola non immediata che ha bisogno di esegesi, le quali, peraltro, non arrivano a un punto definitivo. La visione resta un'esperienza ricca e consigliata, ma il film non è per tutti.

Basato sul dramma della vendetta "Tis Pity She's a Whore" scritto nel XVII secolo da John Ford, Il Cuoco il ladro sua moglie e l'amante, da scriversi senza virgole come da indicazioni dello stesso regista, a suo tempo si prestò a una serie variegata di reazioni: sdegno, ammirazione smodata, studi comparati e tesi di laurea. Si scatenò una vera e propria caccia all'interpretazione corretta. Un'esegesi certa e definitiva del film non esiste ancora, anche se tutti, aiutati in parte dal regista che ammise di aver fatto un film decisamente politico, si è ormai concordi su un punto. La pellicola rappresenta una violenta e grottesca invettiva metaforica contro il governo inglese della Tatcher (1975-1990) e, in modo specifico, contro la Community Charge, una forma di tassazione non proporzionale ma fissa. Alla luce di questo sistema fiscale e dell'impostazione conservatrice del governo inglese, Greenaway strutturò il film in modo che i protagonisti incarnassero determinate classi sociali, così come Pasolini fece con Salò (1975). Il Cuoco rappresenterebbe il popolo che fa ciò che gli si dice di fare al di là del fatto che sia d'accordo o meno. Il Ladro è l'arroganza e la volgarità dell'arricchito con i suoi eccessi gargantueschi e l'avidità tipica delle classi più abbienti che vivono sull'operato del popolo. La Moglie è l'astrazione del Regno Unito, l'entità idealizzata, iconica e centrale attorno a cui tutti ruotano ma che tutti, alla fine, vilipendono. L'Amante rappresenta gli intellettuali di sinistra (laburisti) che sanno solo teorizzare senza pervenire mai all'azione o a proposte concrete. Il film è, quindi, ben radicato in un tempo, in una storia e in una geografia specifica ma è anche un'amara metafora che non ha perso il suo potere di attualità. Così come ne la Grande abbuffata (1973) di Ferreri, anche in questo film, il cibo è il medium attraverso il quale tutto il racconto si sviluppa; non solo il cibo ingurgitato ma anche quello digerito ed eliminato. Il Cuoco il ladro sua moglie e l'amante è un film in cui il bello e il brutale vengono rappresentati attraverso le modificazioni che subisce lo stesso tipo di prodotto, fino al punto in cui i protagonisti si trasformano in cibo, cosa palesata nel finale cannibalico. L'effetto del tutto è decadente, cosa potenziata da scelte scenografiche e fotografiche visivamente opulente. Sofisticata anche nei momenti in cui la brutalità e la scrittura delle battute sembrano triviali, la pellicola di Greenaway è un ottimo momento di cinema che sa essere colto ma, al contempo, gradevole per il senso estetico che non si perde dietro massicce elucubrazioni. Rimane un film visivamente e concettualmente complesso e non del tutto decifrabile perché i simbolismi non si risolvono tutti sul piano sociopolitico ma questo è, o dovrebbe essere, il valore aggiunto. Per i meno scafati potrebbe, invece, risolversi in un inestricabile groviglio di sguaiataggini e manierismi visivi. Per gli amanti del bizzarro un must; oltretutto, uno dei migliori Greenaway di sempre.

TRIVIA

Peter John Greenaway (1942) dixit: "Non abbiamo ancora visto nessun film. Credo che, per ora, abbiamo visto 100 anni di testi illustrati. [...] Se vuoi raccontare storie fai lo scrittore, non il regista" (IMDb.com).

⟡ Greenaway usò colori specifici per rappresentare ogni set del film: gli esterni del ristorante mostrano una predominanza del blu, la cucina ha toni verdi, la sala del ristorante ha toni rossi e il bagno toni spiccatamente bianchi. I colori dei vestiti di Georgina, di Albert e dei suoi scagnozzi cambiano coordinandosi con le stanze in cui sono presenti. Anche il colore delle sigarette di Georgina cambia per abbinarsi cromaticamente alle stanze.

⟡ Nei credits finali si specifica che la macchina di Albert Spica è una Valentine Lindsay AT V12. Si trattava, invece, di una versione modificata della Dodge Dart Swinger. Valentine Lindsay era il nome di un pilota e collezionista inglese di macchine che corse per il Team V12 della Harrier Racing e che prestò la macchina alla produzione.

⟡ Nella biblioteca di Michael, un segnalibro reca la scritta "Death in the Seine", titolo di un corto realizzato l'anno precedente dal regista Greenaway.

⟡ I quattro personaggi principali del titolo hanno il nome proprio che avrebbe dovuto corrispondere, per come l'aveva pensata Greenaway, al vero nome degli attori che li avrebbero interpretati. Alla fine la cosa valse solo per Richard Bohringer. La parte di Albert era stata pensata per Albert Finney, quella di Georgina per Georgina Hale e quella di Michael per Michael Gambon che poi ha finito per vestire i panni di Albert. 

⟡ Il murale nel retro della sala del ristorante è una riproduzione de "Il banchetto degli ufficiali della milizia di San Giorgio di Haarlem" (1616) di Frans Hals. L'opera è stata presa come ispirazione basilare per il set della sala stessa e per i costumi usati dai protagonisti. 

⟡ Il lungo piano sequenza in cui la macchina da presa segue i personaggi dalle cucine al bagno è una metafora del passaggio del cibo nel tratto intestinale. 

⟡ Il film a cui si riferisce Michael parlando a Georgina di una pellicola nella quale nessuno dei protagonisti parla è Paris, Texas (1984) di Wim Wenders.

Titolo originale

The Cook the Thief His Wife and Her Lover

Regista:

Peter Greenaway

Durata, fotografia

97', colore

Paese:

Francia, UK, Irlanda

Anno

1989

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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