Death SPA
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Voto:
In quel di Los Angeles, Michael (William Bumiller) ha aperto una SPA multiaccessoriata e gestita da un computer a propria volta controllato da David (Merritt Butrick), il fratello gemello di Catherine (Shari Shattuck) la ex moglie suicida di Michael. Nella Starbody Health Spa iniziano ad accadere cose drammatiche, la prima delle quali ai danni di Laura (Brenda Bakke), la ragazza di Michael, che finisce intrappolata nella sauna e accecata dal cloro. Molti potrebbero avere interesse a manomettere il sistema informatico che regola la SPA ma un parapsicologo suggerisce che lo spirito di Catherine sia il vero responsabile.
LA RECE
Brutto ma bello quintessenziale rispetto alla poetica estetica (del brutto) degli anni '80. Ad ogni modo ci sono le avventrici della palestra che si divertono sotto la doccia, e tanto basta.
Filmissimo di serie-B che più Eighy non si può, a partire dalla locandina che fa presagire il peggio; e non siamo troppo distanti dalla realtà. Anche nota con l’interessante titolo Witch bitch, la pellicola è l’opera più conosciuta dell’altrimenti sconosciuto Fischa; film che, per leggerezze varie e corpi femminili ben piazzati davanti alla cinepresa, ha ricevuto un certo divertito plauso dai giovani statunitensi in anni pre-internet, ché per vedere due tette e qualche cespuglietto c’era da sudare. Death spa riassume in sé tante delle cose di moda negli anni ’80: l’interesse per la neonata informatica di massa che si temeva portasse scompiglio (erano gli anni di War games, 1983); l’hype per il fitness e la danza da abbinare rigorosamente a un certo tipo di abbigliamento imbarazzante; le suggestioni provenienti dal genere slasher e quelle paranormali derivanti da Poltergeist (1982), qui, con tanto di parapsicologo a cui si chiede consulenza. Tutto procede per buona parte del racconto secondo i dettami dello slasher, con fini sottesi omoerotici che vedono protagonisti Michael e lo spanzato Ken Foree (Zombi, 1978), nonché altre scene che ci istruiscono circa il fatto che le donne, in aria di nudie-cutie, si divertono un sacco a farsi la doccia insieme in una palestra molto cool che, si noti, ha una pazzesca penuria di macchine per il fitness. Non male, tuttavia, l’attento lavoro alle luci e alla fotografia che regala al film un aspetto intrigante, sicuramente più del plot. Quest’ultimo vede il fantasma di una donna che, perso il figlio e rimasta paralizzata, decide di suicidarsi in un modo quantomeno poco pratico per un’emiplegica: andare con la sedia a rotelle in un prato dopo essersi procurata una tanica di benzina per darsi fuoco. Le ire dello spirito della donna danno il destro a scene decisamente splatter, ma mai spaventose, che guastano i corpi cesellati degli avventori della Starbody Health Spa. A latere, l’inetto intervento della polizia rappresentata dal sergente Stone (Rosalind Cash) e dal tenente Fletcher (Francis McCarthy); quest’ultimo, attore di buon mestiere, qui si presta a farsi azzannare la gola da un barracuda surgelato. Ecco un “so bad so good” di tutto rispetto.
TRIVIA
Michael Fischa (1952) dixit: “Per prima cosa, in America, ho fatto uno spettacolo teatrale intitolato “It's Not The End of the World o Is It?” alla Beverly Hills Playhouse. Poi è arrivata la Universal e ha comprato i diritti; volevano fare un programma televisivo e un sacco di chiacchiere. Pensavo che questo sarebbe stato un buon modo per entrare nel mondo del cinema, per così dire, ma ero nuovo a Hollywood e la Universal non voleva avere niente a che fare con me. Poi ho incontrato Walter [Walter Shenson, produttore]. Ho sempre fatto cose serie per il teatro ma ho detto a Walter che volevo fare un film horror. Lui disse: “Sai cosa? Ho fatto i film dei Beatles e tutti gli altri film ma voglio realizzare anche io uno stupido film dell'orrore”. Questo è stato l'inizio! Ma io non avevo mai scritto un horror e nemmeno lui, così Jamie Beardsley, che era produttore, ha assunto uno scrittore” (slashfilm.com).
⟡ Questo fu l’ultimo film per Merritt Butrick che aveva lavorato in Star Trek II - L'ira di Khan (1982); morirà il 17 marzo 1989, a soli 29 anni, per le conseguenze dell’AIDS.
⟡ L’attore William Bumiller, prima di ottenere il ruolo di protagonista, aveva lavorato come manager per una SPA.
Titolo originale
Id.
Regista:
Michael Fischa
Durata, fotografia
88', colore
Paese:
USA
1989
Scritto da Exxagon nell'anno 2019; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
