il Demone sotto la pelle

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Voto:

Uno scienziato uccide una donna nella quale, tempo prima, aveva innestato un parassita che avrebbe dovuto convivere in modo simbiotico con il corpo dell’ospite: il parassita avrebbe preso parte del sangue della donna rilasciando una sostanza che avrebbe reso la persona istintiva e vitale. Questo in teoria. In pratica, la giovane si era abbandonata a una promiscuità sessuale incontrollata, contagiando altri uomini. Lo scienziato cerca di rimediare ma ormai tutti i condomini del palazzo dove viveva la donna sono passati dall'essere educati e composti, all'essere decadenti e iper-sessuali.

LA RECE

Esordio di Cronenberg che già qui inserisce tutti i topoi del suo cinema. Peraltro, un'interessante rilettura contro-controculturale. Must per gli appassionati.

Il primo film di Cronenberg è una pellicola nodale che riassume tutte le tematiche che saranno presenti nei seguenti lavori del regista. Non una cosa che arriva innocua agli occhi dello spettatore: c'è sangue, sesso e ci sono i parassiti che somigliano, non casualmente, alle feci o al fallo. Qui si potrebbe entrare in una discussione molto interessante ma anche molto complessa in ambito psicodinamico connessa alla perversione e alla "analizzazione", ovvero al principio di sovversione e omogenizzaizone fecale del carattere perverso, ma non appesantiamo; chi è interessato legga Creatività e Perversione (1985) di Janine Chasseguet-Smirgel. In più, c'è la critica alla scienza, onnipresente nei lavori di Cronenberg, la mutazione della carne e il contagio, cose rinvenibili anche nella seguente opera del regista (Rabid - sete di sangue, 1977). Il film, che non rinuncia a momenti lievemente comici e a fasi verbose, propone soprattutto situazioni erotiche e tocchi decisamente splatter, i quali rendono questa pellicola appetibile sia per coloro che cercano un horror cerebrale, sia per chi cerca dall’horror un fattore soprattutto grafico. D’impatto, una delle scene finali, con il protagonista braccato da tutti gli inquilini che lo circondano ponendoglisi davanti come gli zombi di Romero. In realtà, i contagiati di Cronenberg sono esseri assai vitali, morti solo a livello della morale e della censura ma vivissimi per pulsione e istinto. La rilettura che il regista compie rispetto alla neonata icona dei non-morti è il vero plus del film: Cronenberg sembra voler sottolineare il lato ambiguo del movimento controculturale emerso negli anni ’60, caratterizzato da una liberazione dalle rigide sovrastrutture ipermorali dei secoli passati ma anche vittima di se stesso, di una propria caoticità soprattutto sessuale ancora attiva nel ’70 che avrebbe, di lì a poco, presentato il conto con la diffusione dell’AIDS. Nessuno degli attori sfigura. Da segnalare la presenza della ex scream-queen Barbara Steele nota per la sua partecipazione negli horror italiani (la Maschera del Demonio, 1960) che, in questa pellicola, ci regala un'interpretazione breve ma intensa, comprensiva di bacio saffico e di bagno in vasca disturbato da un parassita che le entra nel corpo attraverso la vagina, cosa che non si vede ma s’intuisce. Shivers, più interessante e dinamico del successivo Rabid, è un piccolo must per gli appassionati ma qualcosa di probabilmente indigesto per il più ampio pubblico.

TRIVIA

⟡ L'infermiera Forsythe tira una forchettata a una spalla che, in realtà, sarebbe quella di David Cronenberg. Il regista si inserì sotto la maglietta una pezza spessa nel punto che la bella Lynn Lowry avrebbe dovuto colpire. Tuttavia, l’attrice sbagliò mira e colpì la spalla del regista in una zona scoperta. 

⟡ Barbara Steele si oppose alla scena del bacio saffico e non per moralismi ma in quanto l’altra attrice aveva una terribile bronchite e la scream queen non voleva infettarsi. La scena, comunque, fu girata ma fra la Steele e la collega vi fu un accesissimo diverbio mai sanato. Così la Steele ricorda l’accaduto: “Me lo ricordo come un bel film, ma ci sono stati dei problemi perché la ragazza che dovevo baciare sulla bocca aveva una terribile influenza e allora ho detto: “Per favore, non chiedetemi di fare questo!”. Aveva una tosse terribile, pensavo che stesse per morire, questa donna era mezza morta… E la nostra non era una scena da poco: baciarsi con la lingua, scambiarsi la saliva e io ho gridato: “Aiuto, aiuto!”. Lei si è offesa a morte e abbiamo litigato. Non mi ha mai perdonata.” (Nocturno dossier 36, 2005).

Titolo originale

Shivers

Regista:

David Cronenberg

Durata, fotografia

87', colore

Paese:

Canada

Anno

1975

Scritto da Exxagon nell'anno 2004; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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