Devil’s candy
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Voto:
Horror so-so, in odore di Rob Zombie (c'è del rock), girato da quel Byrne che realizzò il più bizzarro the Loved ones (2009). Così così perché la storia della famiglia artistoide-metallara che finisce nella casa del diabolico serial killer (Pruitt Taylor Vince) in tuta da ginnastica non sembra qualcosa di scandalosamente originale, né lo è la connessione fra metal e satanismo. E mettiamoci anche un finale salvifico in cui la gente salta tra le fiamme. Vero, però, che Devil’s Candy ha questo villain in tuta sporca di elevata capacità inquietante, alcune sequenze ben riuscite anche per un montaggio intelligente (la scena del bambino in altalena) e un’inusuale attenzione al rapporto padre-figlia. Quest’ultimo è reso sottilmente intrigante sia per il potenziale lolitismo di Zooey (Kiara Glasco), affermato da alcune discussioni fra lei e il palestrato papà Jesse (Ethan Embry) che si scusa e fa promesse di cambiamento come ad una fidanzata tradita, sia per l’evidente volontà di scrivere un ruolo materno (Shiri Appleby) di scarsa incisività. Non è, quindi, un caso che i tre maschi del film (Jesse, il killer Ray e Satana) gravitino tutti intorno a Zooey, chi per ucciderla controvoglia data l’attrazione, chi per salvarla dato l’amore, chi per ciucciarsi una bella Hard candy (2005). Comunque, horror che si lascia guardare più che gradevolmente per la sua cura realizzativa e per diverse scene di tensione che lasciano intendere tanto sangue senza mai mostrarlo.

Titolo originale
Id.
Regista:
Sean Byrne
Durata, fotografia
79', colore
Paese:
USA
2015
Scritto da Exxagon nell'anno 2019; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0