i Diavoli

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1634. La cittadina protestante di Loudun vive in pace con il resto della Francia cattolica. Eppure, il cardinale Richelieu, che manipola il debosciato Luigi XIII (Graham Armitage), vuole spazzare via Loudun gestita dal prete Urban Grandier (Oliver Reed), bell'uomo di polso con un forte appetito sessuale che lui sfoga qua e là. Suor Giovanna (Vanessa Redgrave) ama Grandier e, conoscendo la disponibilità di questi al peccato, spera di poterlo avere ma quando scopre che l’uomo s'è sposato con Madeleine (Gemma Jones) diventa isterica e inizia ad accusare il prete di praticare atti osceni con lei e le altre suore. Per Richelieu, questi isterismi sono una scusa più che valida per accusare Grandier di stregoneria.

LA RECE

Surreale, antisacro e drammatico fino all'orrorifico. Uno dei migliori film nei quali possiate incappare relativamente alla caccia al Maligno, ai superstiziosi che credono possa esistere e a quelli che capitalizzano sull'uno e sugli altri.

Il successo di film quali il Grande inquisitore (1968) portò al fiorire di diverse pellicole incentrate sul tema della caccia alle streghe; a parte rari casi, si trattava di lavori che puntavano tutto sul brutale spettacolo della tortura. I Diavoli di Ken Russell, nato da quel filone, non solo è un'eccezione al trend exploitation tipico di tali pellicole ma è, probabilmente, il migliore e più colto. Basato sul pezzo teatrale "The Devils" scritto da John Whiting nel 1961, a propria volta basato sul libro "The Devils of Ludun" scritto da Aldous Huxley ispirato a un fattaccio di isteria di massa avvenuto nel XVII secolo, i Diavoli viene rappresentato con sufficiente verosimiglianza da Russell, anche se, nel 1961, la storia era già stata portata sullo schermo da Jerzy Kawalerowicz con Madre Giovanna degli angeli che, però, poneva diverse variazioni. L'importanza de i Diavoli travalicherà i suoi meriti come film in senso stretto: questa pellicola pone involontariamente le basi per il nunsploitation che germoglierà nei successivi anni. L'orrore e l'erotismo espresso da Russell è di ben altra pasta, così come l'eleganza realizzativa e gli attori che adopera per rappresentare le distorsioni della politica, della religione e dell'amore. Nome emergente dopo una lunga serie di produzioni prettamente televisive, Russell riesce, qui meglio che altrove, ad accatastare elementi scioccanti e iconoclastici che riflettono a pieno il suo spirito libero, senza però perdere di vista il racconto e, soprattutto, i dialoghi per la maggior parte riscritti dallo stesso regista. A differenza del quasi coevo l'Esorcista (1973) che mantiene intatto il concetto di possessione e Chiesa redentrice, Russell descrive la possessione come il risultato della repressione della sessualità, e la Chiesa come un'istituzione corrotta consapevole della natura psicopatologica della possessione ma indomita a utilizzarla per i propri scopi secolari. L'orrore proposto dal regista non si compone di torture e sangue ma, piuttosto, dalla descrizione, a tratti magistralmente esasperata, di un evento storico che ben illustra la locuzione "eclissi della ragione". Surreale, antisacro e drammatico fino all'orrorifico, i Diavoli è, nondimeno, esteticamente ricco sia per alcune scene d'isteria di massa orchestrate in maniera matematicamente confusa, sia per la scenografia astorica che dà l'idea di una Loudon persa in qualche imprecisata crepa temporale. A buona ragione, Oliver Reed reputava la sua performance nel ruolo di Grandier come la migliore della propria carriera; grazie a questo film, l'attore uscirà da una catena di film di moderato successo andando a reclamare il meritato posto nello stardom. Non da meno Vanessa Redgrave. Il film ebbe un successo di pubblico notevole, dovuto principalmente al gran clamore suscitato da certe scene, mentre è probabile che il valore artistico della pellicola non sia stato colto da tutti, soprattutto da coloro che si sono fermati agli elementi pruriginosi. I Diavoli è uno dei migliori film nei quali possiate incappare relativamente alla caccia al Maligno, ai superstiziosi che credono possa esistere e a quelli che capitalizzano sull'uno e sugli altri. Consigliatissimo.

TRIVIA

Henry Kenneth “Ken” Alfred Russell (1927-2011) dixit: “È un peccato quando uno, per forza di cose o perché ha paura di essere ridicolizzato dagli altri, non produce e non espone a tutti quella piccola scintilla di qualcosa di speciale che è unica per lui solo” (IMDb.com).

⟡ Il regista Russell aveva lasciato precise indicazioni circa il modo di organizzare e coreografare il suo funerale. La sua salma addobbata da Bacco avrebbe dovuto essere esposta per tre giorni durante i quali si sarebbero dovute svolgere tutt’intorno orge dionisiache; la sua bara di forma fallica, quindi, avrebbe dovuto essere trasportata da un corteo di nani vestiti da Hitler e drag queens. Le sue volontà non furono rispettate. 

⟡ Il 23 novembre 2004, fu proiettata, al National Film Theatre di Londra, l'unica versione integrale del film esistente nel quale sono state reintegrate due scene da sempre censurate e credute perse da tempo. La prima, vede un gruppo di suore possedute che violenta un Cristo in croce fino a un orgasmo collettivo; la seconda scena vede Giovanna masturbarsi con l'osso semicarbonizzato di Grandier tiratole da Laubardemont. 

⟡ Il film i Diavoli 2 (Blue blood, 1973) non ha nulla a che fare con questo film ed è solo una furbata della distribuzione italiana per pubblicizzare un film in cui recita Oliver Reed. 

⟡ Il film fu bandito dall'Italia per diverso tempo e sia Vanessa Redgrave sia Oliver Reed furono minacciati di vedersi condannare a tre anni di carcere se avessero messo piede nel nostro Paese. 

⟡ Il ruolo di Giovanna fu inizialmente offerto a Glenda Jackson che, però, rifiutò la parte perché era stanca di recitare in film di Russell nei panni di donne sessualmente nevrotiche. 

⟡ Mentre ci si preparava a girare la scena finale di demolizione delle mura, un tecnico fraintese un gesto del regista e innescò gli esplosivi prima che le cineprese fossero pronte a girare. Si dovette ricostruire il blocco distrutto. 

⟡ Le scenografie di Derek Jarman sono ispirate a quelle visibili in Metropolis (1927) di Lang. Il regista Russel, infatti, voleva evitare le solite scenografie dei film in costume e insistette perché fossero più futuristiche e anacronistiche. 

⟡ Le cicatrici che si vedono sul volto di Oliver Reed non erano un effetto speciale ma la somma di 36 punti di sutura che l'attore si era guadagnato in una delle sue leggendarie risse al pub.

Titolo originale

The Devils

Regista:

Ken Russell

Durata, fotografia

111', colore

Paese:

UK

Anno

1971

Scritto da Exxagon nell'anno 2009; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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