Dracula

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Voto:

Il Dracula più dimenticato del cinema, in primo luogo per la scelta di Frank Langella che fa sembrare il sempiterno Conte succhiasangue una sorta di mago David Copperfield con la fregola. Le ragioni, però, ci sono. Badham recupera il Dracula riscritto per Broadway da Balderston e Deane, e rimane sul tracciato psicologico de la Febbre del sabato sera, girato solo due anni prima, esasperando i fattori seduttivi di un monstrum che è e, in effetti, è sempre stato erotico già a partire dal Dracula (1931) con Lugosi. Tuttavia, la modernità del viso di Langella innestata in una messa in scena classicamente gotica, con tanto di attoroni della vecchia guardia (Laurence Olivier nei panni di Van Helsing, Donald Pleasence in quelli del dott. Seward), creano un effetto divisivo, sia sul pubblico, che si fraziona fra chi rigetta un Dracula latin-lover, e chi, invece, apprezza il recupero filologico, sia sul film stesso a metà strada fra un classicismo poco ispirato e il fascino moderno di Langella che incute ben poco timore. Il dimenticatoio nel quale il lavoro di Badham è precipitato da tempo parla chiaro rispetto alla tiepida risposta del pubblico verso un film, sì, curato ma anche privo di particolari acuti. La suntuosità gotica del film, però, servirà da ispirazione per Dracula di Bram Stoker (1992).


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Titolo originale

Id.

Regista:

John Badham

Durata, fotografia

128', colore

Paese:

UK

Anno

1979

Scritto da Exxagon nell'anno 2019; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0